ANCORA SUL TURISMO IN VALSASSINA: ”VOCAZIONE TUTTA DA COSTRUIRE”



Certamente, la nostra Valle non è solo sassate contro i camperisti e atteggiamenti scorbutici o ancora disorganizzazione sul piano turistico. Però le indicazioni negative non mancano, rispetto a un settore che potrebbe e dovrebbe dare impulso all’economia del territorio, creando nuovi posti di lavoro e in ultima analisi ricchezza un po’ per tutti.

Ecco la lettera di Laura:

Buonasera,
sto seguendo con stupore e disagio alcune delle notizie che date, in particolar modo la notizia del camperista il cui camper è stato preso a sassate e l’auto dei turisti tedeschi che hanno ritenuto di chiudere con le catene e i lucchetti le portiere dell’auto in parcheggio prima di partire per la passeggiata in montagna.

La vocazione turistica dell’interno della Valsassina è ancora tutta da costruire e coglie impreparati sia gli anziani non abituati all’invasione del territorio sia le giovani generazioni che godono del benessere familiare e non si preoccupano di porre le basi della continuità.

Per la vicenda dei turisti tedeschi che non conoscono le differenze territoriali d’Italia, con le notizie che diamo all’estero è per loro impossibile distinguere: sono venuti in Italia in vacanza, all’estero sono rimbalzate le notizie delle ruberie e malaffare che ci circonda e avranno tratto la loro personale conclusione che tutti gli italiani magari sono ladri e allora lucchetto.. Sto esagerando ma è per rendere il concetto.

Sulla vicenda del camperista di cui ho letto anche la seconda lettera, la Valsassina ha perso ancora una volta l’occasione di valorizzare i propri territori non sapendo che le notizie col passaparola potentemente girano e producono danni o vantaggi rilevanti. In questo caso la Valsassina ha perso l’amore di una persona che ha i suoi ricordi anche qui e che ora andrà altrove.

Non siamo autosufficienti e non lo siamo mai stati. Per fare turismo occorre nei fatti prima che nelle parole tutelare il territorio con i nostri comportamenti civili e questo vuol dire che se lungo la carreggiata e le piazzole della nuova Lecco-Ballabio ci sono rifiuti purtroppo, non bisogna cercare il colpevole ma bisogna organizzare un servizio di pulizia superando la scusa della competenza  che non è mai di un solo ente ma di più enti che devono trovare il modo di collaborare suddividendo i costi degli eventuali interventi.

E questo solo per la strada che è anche il primo biglietto da visita della Valsassina. Poi creare un network di servizi per il turismo: se per una volta ci mettiamo dalla parte di chi fruisce di un servizio ne vedremmo gli eventuali limiti. Quando mi arrivano gli avvisi di … e cerco un rifugio in montagna non c’è il link al rifugio e se sono un neofita come faccio a decidere dove fermarmi per il week end se non posso vedere neppure una foto del rifugio e dei servizi offerti..

In Valsassina si sta lavorando con i vecchi turisti e i loro figli se e quando ritornano ma sul NUOVO cliente turista non stiamo attuando comportamenti di conquista.
Laura
 

 

 

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