Il sindaco di Introbio, Adriano Airoldi ha proposto nel consiglio comunale della settimana scorsa l’uscita dell’amministrazione di centro Valle dall’Unione dei Comuni di cui fa parte. La proposta del primo cittadino introbiese ha colpito perché è stata diretta; ma in quanti la pensano come lui, o almeno si chiedono a cosa serve l’Unione dei Comuni di centro Valle?
Proviamo a fare chiarezza (analizzando lo statuto) sugli obiettivi, scopi e compiti dell’ente che, a dire di alcuni, più che semplificare le cose e abbassare i costi amministrativi, è diventato un "nuovo Comune" da gestire. Innanzitutto, l’Unione dei Comuni di Centro Valle è nata con il compito di “promuovere la progressiva integrazione fra i Comune che la costituiscono”, il cui fine è quello di gestire con efficienza ed efficacia l’intero territorio.
Su questo punto, ci sono parecchi dubbi che sia al momento andata così, ma andiamo avanti.
“Sono obiettivi prioritari dell’Unione: migliorare la qualità di tutti i servizi erogati nei singoli Comuni ed ottimizzare le risorse economico-finanziarie, umane e strumentali impiegandole in forme unificate.”
A quanto pare non è andata proprio così, pochi i servizi unificati e quasi nessuna ottimizzazione delle risorse economico-finanziarie del territorio.
“Promuovere e concorrere allo sviluppo socio-economico del territorio dell’Unione, favorendo la partecipazione dell’iniziativa economica dei soggetti pubblici e privati alla realizzazione di strutture di interesse generale compatibili con le risorse ambientali.
A tal fine essa promuove l’equilibrato assetto del territorio nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, valorizzando inoltre il patrimonio storico, artistico e le tradizioni culturali”
E qui non ci siamo, sia dal punto di visto della promozione dello sviluppo socio-economico sia sull’assetto del territorio e la sua salvaguardia.
Gli altri punti inseriti nello statuto (il miglioramento della qualità di vita della popolazione, l’armonizzazione dei servizi, influenza sugli organismi sovracomunali e l’ampliamento delle funzioni eliminando alcune gestite dai Comuni), non trovano quasi riscontro nell’attuale gestione dell’Unione.
Il resto dello statuto lo analizzeremo nelle prossime puntate di questa “serie” con l’intento di rispondere alla domanda: l’Unione dei Comuni va eliminata?