Prima scena delittuosa da segnalare a Pasturo, nella notte. Sono circa le 23:30 quando ignoti entrano in una abitazione del paese e riescono a sottrarre denaro contante (pare abbiano rubato una cifra intorno ai 1.500 euro). Fuggendo, si impossessano anche di una bicicletta. Dalle due ruote sparite alle 4 ruote di una Punto, questa volta a Ballabio: si tratta dell’autovettura della quale mancano le tracce dopo che era stata parcheggiata nelle vicinanze della chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Furto denunciato ai Carabinieri, che si aggiunge alla lunga lista dei "colpi" messi a segno ai danni di autonobilisti valsassinesi nelle ultime settimane.

Un’autentica ondata di quel tipo di criminalità che generalmente si definirebbe "piccola" ma che in realtà è quella più diretta e presente dalle nostre parti. Fatti gravi, che incidono sulle vite di gente comune che vede sparire un’auto o violare la propria abitazione e per la quale questi episodi son tutt’altro che "piccoli" e men che meno trascurabili. La sensazione di questi tempi è che reati come il furto appaiono quasi depenalizzati, che spesso subire una perdita come quella dell’auto sia un’evenienza senza speranza di recupero. E la richiesta che sale di fronte a scorribande del genere è quella di elevare la soglia dell’attenzione, da parte di tutti: dei cittadini, delle forze dell’ordine, delle pubbliche amministrazioni. Senza allarmismi inutili ma con la consapevolezza che non trovare più la propria macchina o scoprire di avere ricevuto "visite" sgradevoli è un caso non solo possibile ma purtroppo quasi frequente. A noi "persone comuni" il compito di stare all’occhio e segnalare anche i minimi dubbi se non i sospetti veri e propri; pretendendo nel contempo che la stessa attenzione venga riposta, sistematicamente, da chi deve garantire la sicurezza e tranquillità dei nostri paesi.