TURISMO & MUSICA/SI PUÒ FARE! IN TANTI SCOPRONO LA VALLE NEI NAMELESS DAYS



È bastato fare un giro per Pasturo, paese accogliente e tranquillo del Centro Valle, per capire che il movimento del Nameless Festival era arrivato anche tra lle sue stradine. Con la musica di sottofondo che si sentiva in lontananza (e ha dato fastidio a qualche anziano della zona) si sono visti molti ragazzi fare il giro turistico di Pasturo – peccato che la casa di Antonia Pozzi fosse chiusa -, percorrendo vicoli e sentieri ma soprattutto frequentando bar, botteghe supermercati della zona.

“Scusi, mi sa dire dove posso trovare un supermarket?” si è sentito dire al conducente di una vettura con a bordo quattro giovani tutti provenienti dal Festival; altri erano seduti al bar a bere una bibita in compagnia, mentre alcuni camminavano lungo la pista ciclabile o tentavano di fare qualche passo sui sentieri. Perfino l’albergo Grigna di Pasturo (tradizionalmente frequentato da persone "in età") era al completo, grazie alla presenza dei turisti amanti della musica.

Turismo dunque vuole dire risorse, risorse vuol dire crescita, crescita vuol dire benessere, benessere vuol dire stare bene. Se qualcuno aveva dei dubbi, i tre giorni del Namless Music Festival possono tranquillamente spazzarli via, perché se ben organizzato, un evento del genere porta in Valsassina risorse e gente, che sicuramente, visto l’incantevole immagine che la Valle sa offrire, tornerà prima o poi a farci visita.

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UNA VALLE "SOLIDALE"

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