MIGRANTI/NUOVI ARRIVI ALLE CASERE DI MAGGIO, L’INTEGRAZIONE POSSIBILE CONTINUA TRA BANCHI E LABORATORI



migranti artigianelli laboratorio (3)CREMENO – Non è solo con la paura di incontrare alla sera un francofono con auricolari nelle orecchie e cellulare in mano che la Valsassina cerca l’integrazione. Al Cara di Maggio dove vivono oggi un centinaio di richiedenti asilo, un gruppo di educatori volontari gestisce con successo dei laboratori di educazione civica ed ambientale. Coordinandosi con gli assistenti sociali e gli insegnanti di lingua infatti i volontari accompagnano i migranti nella conoscenza delle regole di convivenza, dalla gestione dei rifiuti alla lettura della cartellonistica.

migranti artigianelli laboratorio (1)“Ora che il territorio ha scelto la strada dell’accoglienza diffusa – raccontano – questi ragazzi vanno preparati ad essere autonomi, e quindi spieghiamo loro la raccolta differenziata, a consultare gli orari dei mezzi e i segnali e simboli utili, e ogni altro aspetto che a noi sembra ovvietà”. Impegnati anche in attività manuali e artistiche, è esaltando i talenti di ognuno che si favorisce l’inserimento alleggerendo i tempi della burocrazia. “Ci siamo accorti che con la musica potevamo insegnare la matematica di base, e l’esperienza è stata entusiasmante”.

Durante l’inverno alla colonia degli Artigianelli gestita dalla cooperativa ‘Tre Fontane’ la popolazione è cambiata ed oggi è così suddivisa: 88 in attesa della convocazione alla commissione territoriale, 17 che hanno fatto ricorso al diniego, e in 9 aspettano la chiamata della questura che avvia le procedure. Dei migranti presenti in precedenza sono rimasti in due, che ottenuta la protezione ora collaborano con la struttura (un terzo è inserito nella realtà meratese). Con loro ci sono tre assistenti sociali, due infermieri, un medico, due psicologi e due avvocati, il 60% proveniente dal territorio.

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Disponibili anche le nazionalità di provenienza. Come già abbiamo avuto modo di sottolineare, è calata la presenza africana a vantaggio di quella asiatica, una trentina sono i pakistani ed è prevedibile che sfruttando la comunità nazionale già ben integrata in Italia trovino un modo di rendersi indipendenti e abbandonare il percorso d’accoglienza.

migranti artigianelli laboratorio (1)“Ai nuovi arrivati è servita qualche settimana per orientarsi ma adesso le classi di italiano e le proposte d’integrazione registrano una buona partecipazione – spiegano dal Cara -. Ai più meritevoli abbiamo poi proposto appoggiandoci a ‘Garanzia giovani’ dei corsi professionali: 16 ragazzi seguono a Lecco lezioni di informatica, sono invece tre quelli che partecipano a una classe per diventare pizzaioli. Per entrambi gli insegnamenti è prevista anche competenza su salute, sicurezza, e primo soccorso”.

“L’idea di questi corsi non è solo offrire un’opportunità a chi tra gli ospiti si mostra più volonteroso – sottolineano gli assistenti sociali – ma soprattutto vogliamo dimostrare a chi fa più fatica ad integrarsi che con la volontà e l’impegno si possono aprire porte”. Esempio di successo in questo senso sono i “veterani” diventati operatori della ristorazione o quelli in procinto di iniziare a lavorare per una cooperativa che si occupa di assemblaggi. Anche per questo la direzione del Cara continua a chiedere che il Comune di Cremeno accetti l’aiuto dei migranti nella manutenzione del paese.

 

 

 

 

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