PREMANA/PAGNONA – L’episodio, in sè, si è rivelato per fortuna di entità abbastanza lieve – ma trattandosi del malore di una minorenne è stato considerato fin dall’inizio della massima delicatezza, con il classico “codice rosso” in partenza, poi ridimensionato in un più traquillizzante “verde” alla luce delle condizioni della tredicenne che aveva accusato un malore a scuola.

Il punto invece è un altro. E non è nuovo. Parliamo del fatto che una giovane paziente, appena 13 anni appunto, colta da una crisi acuta ha dovuto essere trasportata prima in ambulanza da via Papa Luciani nella parte bassa di Premana fino alla piazzola di atterraggio situata a Pagnona e solo allora, dopo preziosi minuti “persi”, è stata presa in carico dall’eliambulanza decollata da Milano e successivamente trasportata in ospedale a Lecco.

Storia dunque finita bene, ma che conferma il disagio premanese in attesa che un paese grosso e importante come questo possa disporre finalmente dell’adeguato servizio, in caso di emergenze. Vero, Pagnona è vicina ma spesso i casi medici sono tali per cui le vite si giocano anche sul filo dei minuti. E stavolta di minuti se ne sono aggiunti diversi, forse una decina – non tanto o solo per la distanza ma per la strada piuttosto complicata, partendo dallo stop in salita alla fine della ascesa da via allo Sport.

“Speriamo di avere presto la nostra piazzola – dichiara a VN il presidente della Croce Rossa di Premana Sem Rusconi – così in caso di emergenze come questa non occorrerà più andare a Pagnona… So per certo che è in progetto, l’ho sentito con le mie orecchie, ma sarebbe bello accelerare un pochino”.