OLTRE LE COLONNE D’ERCOLE: AVVENTURE DI VALSASSINESI NEL MONDO. 1/DAVIDE, DA PASTURO A LONDRA SOLO ANDATA. MA CONTACTLESS



LONDRA – Dalla Valsassina al Regno Unito. Inauguriamo così questa rubrica, una sorta di diario-racconto, un manualetto, sulle esperienze oltre le colonne d’Ercole del Pioverna. Oggi e nelle settimane a venire ci terrà compagnia Davide, 28enne di Pasturo, collaboratore di VN partito a giugno con la moglie in direzione Londra. Biglietto di sola andata, con l’intenzione di provare a farsi una vita in Inghilterra – da dove continua a scrivere per il nostro giornale.

Tanti sono i compatrioti/lettori lontani dalle nostre Valli. Ecco allora l’idea di questa rubrica aperta ai contributi di tutti coloro i quali ovunque si trovino portino nel cuore i nostri paesi: per raccontare le vostre esperienze a chi è rimasto, condividere con la community di Valsassinanews l’estate trascorsa “altrove”, dare suggerimenti su luoghi meravigliosi da visitare a tutti i costi o, perché no, mettere in guardia da ambienti impossibili da frequentare e da cui è meglio stare alla larga.
Raccontatevi a info@valsassinanews.com.

davide westminsterAndare all’estero per me non è mai stato un problema: già l’anno scorso ho vissuto per un anno in Ungheria, e personalmente ho sempre amato conoscere diversi luoghi e culture. Anche per questo, la mia cara Valsassina mi è sempre stata stretta.

Vivere fuori dall’Italia non è assolutamente facile, e ovviamente non per tutti. La conoscenza della lingua è fondamentale in qualsiasi paese, come del resto lo è qui. Ogni paese poi ha le sue tradizioni, la sua cultura, il suo cibo. Tutti aspetti importanti, soprattutto nel caso (come il sottoscritto) si decida di trasferirsi a lungo termine.

londraPerché proprio il Regno Unito? La lingua, fondamentalmente. Con una famiglia “internazionale” come la mia – essendo mia moglie russa, la lingua quotidiana è l’inglese. Di conseguenza, il paese che poteva offrirci migliori possibilità era proprio il paese di Sua Maestà.

Nelle prossime settimane cercherò di portarvi in questa mia nuova esperienza, quella di una metropoli internazionale vista con gli occhi di un valsassinese. Ma partiamo subito, proprio dalla vita all’interno della città, e da un tema sempre caldo come i mezzi pubblici.

AUTOBUS-D35In Valsassina la soluzione era sempre quella: i pullman della allora Sal. Con le biglietterie non sempre aperte, capitava spesso di vedere il mezzo fermo al Grigna di Pasturo, o a Balisio, aspettando qualcuno entrato nel bar a comprare il biglietto. E per tornare a casa, coprifuoco alle 20:10, l’orario di partenza dell’ultimo LECCO-BARZIO-TACENO.

Lasciando perdere le facile polemiche, soprattutto riguardo ai treni, ciò che mi ha più colpito nelle mie esperienze all’estero è stata proprio la questione biglietto. Come ad Oslo, dove è sufficiente comprare il biglietto dal telefono con l’app dedicata, a Mosca, dove il documento di viaggio va comprato per pochi rubli rigorosamente a bordo della vettura, che sia un bus o una più folkloristika marshrutka.

oyster londonQui a Londra nè biglietti nè contanti: è tutto contactless. Ciò che ti serve è una carta di credito o debito contactless, oppure la Oyster card, ricaricabile specifica per i mezzi pubblici londinesi. Basta passare la carta appena saliti sul bus, ed è fatta. Anche nella tube vale lo stesso discorso: la passi all’ingresso, la passi all’uscita, e ti verrà calcolato automaticamente il costo, in base a quanto hai viaggiato. Un altro mondo, non solo rispetto alla valle, ma anche al resto della penisola.

Davide Invernizzi
per Valsassinanews

 

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