“NON CHIEDERÒ IL PERCHÉ”: IL SINDACO DI CASARGO PINA SCARPA COMMENTA IL NUOVO CDA DELL’ALBERGHIERO. SENZA DI LEI



CASARGO – “Ne prendo atto – commenta a caldo il sindaco di Casargo Pina Scarpa la sua mancata riconferma nel CdA della scuola alberghiera provinciale – come tre anni fa presi atto della richiesta di farne parte. Sarò più libera di occuparmi del Comune di Casargo anche se in questi anni non ho mai fatto mancare il mio impegno né in municipio né in Apaf”.

È di poche ore fa la nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell’Apaf – Agenzia provinciale per le attività formative – che di fatto soprassiede all’istituto alberghiero dell’alta valle. Il decreto del presidente della provincia Flavio Polano si è rivelato davvero un ribaltone rispetto all’attuale gestione, con la sostituzione di tutti e tre i membri nominati tre anni fa. Via il presidente Nunzio Marcelli, di area dem; a lui subentrerà Marco Galbiati, indicato a Villa Locatelli in quanto figura super partes, non particolarmente legato ad alcuna fazione espressa dal Consiglio provinciale (Partito democratico, centro destra e Lega) ma che dopo la tragica scomparsa del figlio, studente proprio al Cfpa, è stato unanimemente apprezzato per quanto ha saputo offrire all’istituto scolastico, non solo con le borse di studio in memoria di Ricky ma soprattutto dal punto di vista umano.

La svolta impressa dal decreto di Polano ha riguardato però anche i consiglieri, e la scelta che fa più rumore è proprio l’estromissione di Pina Scarpa, sindaca del paese su cui la scuola ha radici. E fa rumore perché la prima cittadina non aveva celato ambizioni di riconferma, ufficializzando la sua ricandidatura allo scadere dell’attuale incarico.

“Si tratta di una scelta politica che accetto – spiega la prima cittadina – ma lascio a chi legge le proprie considerazioni sulla totale assenza di un rappresentante dell’Alta Valle, e non parlo per me personalmente, nel nuovo Cda. In questi tre anni abbiamo fatto della scuola una realtà internazionale e sono sicura che questa strada non verrà abbandonata. Io mi sento alleggerita dall’incarico tuttavia, sia in qualità di sindaco sia di CdA uscente, non mancherò di collaborare con chi verrà perché sicuramente vorrà dialogare con noi”.

E alla domanda: non si chiede il perché di questi cambiamenti? “Non chiederò e non voglio sapere, sono troppo orgogliosa” risponde pacata la sindaca.

C. C.

 

 

 

 

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