MALTEMPO, ULTIME ORE PER LE RICHIESTE DANNI. VENERDÌ ALTRO SOPRALLUOGO



MILANO – “I Comuni hanno fatto il loro dovere durante le fasi dell’emergenza, insieme al volontariato di Protezione civile liberando cantine, campi da calcio, strade e cimiteri. Oggi scade il tempo per raccogliere le schede dei danni. Stasera avremo la cifra precisa, ma già ora ipotizziamo che il valore approssimativo non sia inferiore ai 40 milioni di euro”. Lo dichiara l’assessore al Territorio e Protezione civile della Regione Lombardia Pietro Foroni in merito alle conseguenze dell’ondata di maltempo che ha colpito nei giorni scorsi la parte settentrionale del territorio regionale.

“La Regione – continua l’assessore – sta intanto procedendo con la relazione da inviare al dipartimento di Protezione civile e venerdì ci sarà un nuovo sopralluogo di verifica da parte dei tecnici nei luoghi interessati”.

Per tornare alla normalità – fa sapere Foroni – si è già intervenuti sulle situazioni più critiche attraverso le somme urgenze e occorrerà ancora circa un mese. Seguirà un piano di interventi più cospicui, che verrà attutato non appena verrà accettato lo ‘stato di emergenza’, intervenendo sul pericolo residuo o laddove, ad esempio, siano stati scalzati degli argini. Per realizzare le opere più importanti servirà dunque più tempo ma, una volta approvato il piano, in pochi mesi anch’esse saranno ultimate.

Permangono critiche solo alcune situazioni: in provincia di Lecco nel Comune di Premana e in quello di Primaluna sono terminate le operazioni dei volontari di Città Metropolitana; il bypass del Gallivaggio, ancora inutilizzabile ma strategico nel caso di riattivazione della frana del Ruinon, in provincia di Sondrio; la Bassa Valcamonica in provincia di Brescia. Questi i tre punti sensibili, a una settimana dal maltempo che ha flagellato la Lombardia provocando danni e distruzione in quattro province.

È iniziata la stagione dei temporali la cui intensità, soprattutto negli ultimi anni, è sempre più difficile da predire. La Regione, attraverso la sala operativa, è sempre focalizzata sugli avvisi di criticità così come i Comuni che, una volta allertati, sanno come intervenire non appena ricevono gli allarmi, disponendo di forze sia interne che esterne, come le colonne mobili provinciali.

“I nostri 24.000 volontari di Protezione civile – ha garantito l’assessore – sono sufficienti a garantire simultaneità immediata in caso di eventi calamitosi di qualsiasi tipo”.

Fonte LNews

 

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