DIARIO DALLA ‘QUARANTENA’/MASCHERINE ALLA MODA E RICETTE “TECH”



È passata un’altra settimana di confinamento in casa. Ormai abbiamo perso il conto di quanto tempo è trascorso da quando tutto è iniziato. Forse ha ragione lo psicologo che hanno intervistato alla radio, il quale diceva che ci voglio circa 21 giorni per fare diventare routine una nuova abitudine e alla fine questa quarantena inizia a fare parte delle nostre vite.

Ci stiamo abituando all’uso della mascherina, ormai dicono sia l’oggetto più cercato su internet. Guardiamo con interesse i nuovi colori e i modelli che si vedono comparire ogni giorno in televisione. Al telegiornale delle venti, l’inviata a Milano ogni giorno ne indossa una diversa, una volta di colore beige, un altro verde chiaro, un altro azzurra…

La mascherina fa parte del nostro abbigliamento quotidiano, la sistemiamo con cura, la mettiamo al sole a disinfettare e ci fa anche pena buttarla via quando non serve più.

A proposito di buttare via, al contrario di quanto hanno detto alla radio, per molti di noi alcune brutte abitudini non sono state dimenticate. Qualcuno, il solito incivile si potrebbe dire, in preda ad una crisi di egoismo e menefreghismo, invece di differenziare guanti e mascherine ha pensato di gettarle in giro, ed è così che in prossimità del supermercato o in giro per qualche stradina dei paesi della Valle iniziano a ritrovarsi guanti e mascherine buttate per terra. La mamma dei cretini è sempre incinta dicono, anche ai tempi del Coronavirus.
Non è tutto negativo però quello che succede in questo periodo di emergenza. Qualcuno ha ricominciato a lavorare, si vede più movimento sulle strade soprattutto nelle ore di picco. Fa tristezza però vedere ancora bar e ristoranti chiusi, le saracinesche abbassate spezzano il cuore e passando verso il supermercato se ne vedono tante in queste condizioni.

Tra le nuove abitudini alle quali tutti ci stiamo pian piano abituando c’è quella di richiedere i farmaci al nostro medico di base tramite la tecnologia. In questo periodo basta un messaggino per ricevere in pochi minuti un codice col quale recarsi in farmacia a ritirare le medicine.

Non tutti però riescono ad abituarsi ai nuovi mezzi di comunicazione e alcuni, invece di indicare i dati fondamentali per ottenere la ricetta (cognome, nome, elenco dei farmici, medico curante e farmacia di riferimento) credono di essere davanti al proprio medico in carne e ossa.

Per questo motivo nella pagina Facebook di Rete Valsassina, organo che fa da collegamento tra i medici e i pazienti è comparso un avviso che dimostra come forse non ci abitueremo mai a le nuove regole: “per la richiesta dei medicinali non verranno più prese in considerazione le richieste con la dicitura I SOLITI FARMACI oppure i messaggi con scritto LE MEDICINE PER MIA MAMMA E MIA MOGLIE”.

Fa sorridere leggere che ancora c’è qualcuno che non si lascia coinvolgere delle nuove abitudini, forse è un segnale che la quarantena e il Covid 19 non incideranno qui da noi.

Fer

 

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