DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO/SESTA DOMENICA DOPO PENTECOSTE



La caratteristica propria della pagina di Luca che oggi ci è proposta è far seguire alle beatitudini le relative invettive. Possiamo quindi raccogliere due riflessioni. La prima riguarda le beatitudini. Le abbiamo ascoltate e commentate tante volte che è difficile trovare parole nuove.

Del resto è solo la comunione con Lui che ci permette di comprendere la verità e la bellezza di queste sue parole. “Beati… rallegratevi”: la gioia della via cristiana nasce dall’essere in comunione con Gesù, ed è da questa comunione che nasce anche il desiderio di essere con Lui e come Lui. Slegate da questo rapporto, la fame è fame, il pianto è pianto, e la loro conformità alla parola di Gesù non ci fa comunque percepire che sono una condizione di beatitudine. Ma se vissute con Lui, anche le situazioni più tristi e dolorose si trasformano: pur restando nella loro materialità di dolore, riceviamo la consolazione della presenza confortante di Gesù e la sua pace.

Davanti ad una cosa che fa piangere il suo bambino, a volte la mamma lo prende in braccio è dal tenerlo così lo aiuta ad affrontare la paura e il pianto. Così fa Gesù con noi: senza la sua vicinanza la sua parola è dura, fredda: come può essere benedetta, beata? Ma se sentiamo che Lui è con noi, allora le nostre sofferenze, un poco somiglianti alle sue, possiamo scegliere di viverle, di rimanervi, e lì troviamo consolazione a pace.

Quante persone semplici sanno vivere così, è sono una benedizione per noi, per le famiglie, per la comunità!

La seconda riflessione riguarda le invettive. “Guai a voi ricchi, ecc”: sembrano parole contro chi è ricco, chi è sazio, chi ride ed è lodato. La ragione delle parole ammonitrici di Gesù sta nel rischio di fare della ricchezza, dello star bene il proprio idolo.

Una parola chiave che il Vangelo ci suggerisce per non cadere in questo pericolo è “condividere” con chi non ha ricevuto come noi.

Dietro alle parole conclusive di questo Vangelo sembra profilarsi l’immagine perfetta del discepolo di Gesù.
Sappiamo invece quanto abbiamo sempre bisogno di conversione.

Per questo non sono solo i poveri ad avere bisogno di noi, ma anche noi abbiamo tanto bisogno di loro: non per cose
materiali, ma per cambiare il nostro cuore.

È per questa strada che si va costruendo fra noi il Regno di Dio.


Don Gabriele
vicario parrocchiale

 

 

 

 

 

 

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