Gent.ma Redazione di Valsassinanews buongiorno, desideravo metterVi a conoscenza di una situazione estremamente pericolosa che si è verificata la scorsa domenica mattina, 6 Settembre 2020, verso le ore 9:30-10:30 sui sentieri che stavo percorrendo tra Taceno, Margno e Vendrogno e il tratto tra il Cimitero di Taceno, lo Zucco e gli stessi sentieri su indicati.
Premessa, sono 45 anni che frequento i sentieri della Valsassina, sia passeggiando, sia facendo trail e conosco abbastanza bene le zone, ma non mi sono mai trovato di fronte ad una serie di moto trial in gara o che correvano a velocità sostenuta, senza alcuna segnalazione o cartello che limitasse il passaggio, allertando del pericolo, di persone, come è successo domenica.
Ero in passeggiata con il mio husky, regolarmente tenuto al guinzaglio, quando mi sono visto arrivare a velocità sostenuta, prima due moto trial che mi hanno scartato per un soffio, seguita da una terza, sopraggiunta dopo qualche secondo e che andava ad una velocità ancora maggiore e mi ha scartato di un pelo. Ora nessuno si è fermato e nemmeno chiesto scusa, ma i piloti hanno proseguito la corsa indisturbati. Fin qui tutto bene.
A quel punto mi sono accorto di alcuni pezzetti di nastro pubblicitario con scritto “Honda” che pendevano di tanto in tanto da alberi.
Pensavo di non essermi accorto di qualche cartello, e proseguendo per rientrare a Taceno, non ho trovato assolutamente nulla, a parte altre moto trial, senza alcuna staffetta che viaggiavano a velocità sui sentieri indicati.
Ora, al di là del pericolo corso, della poca educazione dei piloti, della mancanza di segnaletica preventiva, mi chiedo, ma chi sistema poi i sentieri e i passaggi dei danni provocati dai mezzi? Vi prego di ripercorrere i sentieri indicati, che sono di interesse storico e culturale per la Valsassina e vedrete che ci sono porzioni importanti degli stessi, ormai distrutti sia dal tempo e dalle intemperie, ma soprattutto dal passaggio di queste moto che creano danni importanti e che nessuno poi sistema. Queste moto sono transitate su ponti di legno che permettono il passaggio su torrentini e vallette che sono davvero messi male, ora chi garantirà la sicurezza di tali attraversamenti?
Ultimo appunto, mi sono accorto del primo passaggio del gruppo di tre moto, semplicemente perché, davanti a noi, erano fuggiti dei caprioli spaventati, mi domando, se i nostri boschi sono fatti per accogliere tali manifestazioni e se non sarebbe più opportuno approcciare i sentieri della valle per accogliere un turismo diverso e più orientato alla natura meravigliosa che avete.
Grazie e scusate lo sfogo.
Lettera firmata