LECCO – Abbiamo riferito qualche giorno fa della pomposissima cerimonia per il protocollo per Ospedale di Comunità e Casa di Comunità in Valsassina, operazione “molto futuribile” ma salutata da autentiche ovazioni in particolare dalle parti di Introbio dove (fondi permettendo) queste strutture potrebbero diventare operative, non prima del 2025.

In materia però va registrata una voce, autenticamente “fuori dal coro”.

È quella del sindacalista della CGIL Sanità Ercole Castelnovo,  coordinatore della Rsu – rappresentanza sindacale unitaria – dell’Asst di Lecco. Che sulla sontuosa manifestazione pubblica introbiese (conclusa nel ristorante del sindaco Airoldi) ha qualcosa da puntualizzare: “Queste uscite su case ospedali di comunità eccetera sono solo distrazioni di massa. Una volta almeno facevano la passerella alla posa della prima pietra, oggi mettono in scena cerimonie con tanto di Prefetto, per un protocollo che è solo un desiderio”.

“Senza i soldi non si fa nulla (l’espressione è diversa e decisamente più colorita, ndr), e poi chissà se arrivano e quando. Ripeto, tutto ciò è solo fumo. Mentre tutto, nella sanità pubblica, viene chiuso o privatizzato/appaltato”.

Comunque la si pensi, il protocollo siglato venerdì scorso a Villa Migliavacca costituisce al momento un preliminare per poter avviare l’iter dei fondi strutturali del PNRR che permetteranno la realizzazione del progetto. Ma, come sottolineato nel nostro articolo, una volta avviate le due strutture saranno considerate sperimentali per tre anni e solo alla fine del periodo (si parla insomma del 2028 o giù di lì), in base ai dati raccolti e trasmessi alla Regione Lombardia, Ospedale e Casa di comunità potranno avere un destino stabile.

RedSan

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DA VN DEL 18 FEBBRAIO:

FONDI PNRR, L’OSPEDALE DI COMUNITÀ “SPERIMENTALE” PRONTO NEL 2025?