TACENO: L’ANPI RICORDA L’AGGUATO A ORESTE PEZZATI, UCCISO A CREMENO DALLE BRIGATE NERE



TACENO – Nella cerimonia del 25 Aprile a Taceno il giovane presidente dell’Anpi Valsassina ha riportato alla luce la storia di Oreste Pezzati, ufficiale dell’esercito originario di Taceno, poi partigiano in Altopiano, e giustiziato a sangue freddo dalle Brigate nere nella strada tra Maggio e Cremeno. Ecco i discorsi:

Buongiorno a tutti gli intervenuti, saluto il gruppo Alpini di Taceno, il presidente Anpi sezione Valsassina Angelo Pavoni e tutti i membri del consiglio comunale A tutti do il mio benvenuto.

Siamo qui oggi, 25 aprile 2022, riuniti per celebrare il 77esimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale, culminata con la vittoria sul fascismo e sull’occupazione tedesca.

Vogliamo ricordare i nostri concittadini che hanno contribuito con i loro sacrifici a donarci la libertà e a scrivere una pagina di storia che in seguito ha dato impulso alla scrittura della nostra Costituzione, definita tra le migliori del mondo. Oggi, 25 aprile 2022, festa della Liberazione, memoria dei caduti in guerra e dei sacrifici sostenuti dai deportati e internati nei lager nazisti.

Un pezzo della storia, la peggiore in assoluto della storia contemporanea che ha visto il predominio del fascismo e del nazifascismo, lo sterminio come strumento di potere, come strumento di pressione politica.
Mi piace ricordare quanto ha scritto Primo Levi: “Ciò che è accaduto può ritornare, pur assurdo e impensabile che appaia”.

Vediamo la guerra alle porte di casa nostra, in Ucraina, e speriamo tutti di ritrovare la pace. Questo giorno non deve essere confinato a ciò che è stato, non deve diventare una fotografia in bianco e nero, ma deve ricordare a tutti noi di non dimenticare, perché solo così possiamo costruire qualcosa di positivo per il futuro.

Alberto Nogara
Sindaco di Taceno

 

I nostri concittadini deportati o internati nei lager nazisti sono state le prime forme di resistenza. Hanno detto no alla Repubblica sociale di Salò e SS tedesche, essi sono definiti “resistenti senz’armi” e a Taceno ne abbiamo avuti ben otto deportati in Germania. Aldé Antonio, Balassi Antonio Isidoro Carlo, Ciresa Melchiorre, Invernizzi Santino, Pensa Antonio, Pezzini Prassede, Soggetti Gerolamo e Tantardini Giuseppe.

Vorrei anche ricordare il nostro concittadino Oreste Pezzati, nato a Taceno il 19 settembre 1909 poi residente a Barzio, assassinato al Ponte della Vittoria a Cremeno da una pattuglia delle Brigate nere il 16 dicembre 1944. È un fatto venuto alla luce a seguito di recenti ricerche effettuate da Beppe Amanti che ha trovato dei documento che illustrano questo tragico fatto fino ad oggi poco conosciuto.

Pezzati era un sottotenente di fanteria che dopo aver combattuto contro i tedeschi a Piacenza, l’8 settembre 1943 riuscì a fuggire e ritornò a Barzio ove favorì apertamente le formazioni partigiane agevolando loro i rifornimenti di viveri e indumenti e procurando utili informazioni sulla dislocazione dei movimento delle truppe nazifasciste. Era figlio del maestro Rodolfo Pezzati, che svolgeva anche l’incarico di esattore delle tasse sull’altopiano valsassinese. Con delibera del 15 ottobre 1948 del Ministero dell’assistenza post bellica, è stato riconosciuto come partigiano combattente caduto per la lotta di liberazione.

Che questi nostri concittadini siano stimolo per tenere viva la memoria e che fatti del genere non accadano mai più. Viva la lotta di liberazione e viva il 25 aprile.

Angelo Pavoni
Presidente Anpi sezione Valsassina

 

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