REGIONE, “IL DIAVOLO FA LE PENTOLE MA NON I COPERCHI”. RAPPORTI DI FORZA INVERTITI, LISTA FONTANA RIDIMENSIONATA



Non vogliamo dire che l’avevamo detto o anche solo profetizzato ma una cosa é certa ed è già piacevolmente avvenuta con il successo registrato dal rinnovo del Consiglio regionale della Lombardia che ha visto al primo posto Fratelli d’Italia, che ha saputo ancora sopravanzare gli alleati che hanno malamente perso per strada i voti accumulati negli anni scorsi e ora dovranno risalire la china rimpiangendo quel consenso che gli era stato fiduciosamente affidato dai cittadini. Ora forse ci riproveranno a riconquistare il “pane bianco” della fiducia, magari fondendosi fra loro come si vocifera da tempo ma tengano presente che l’Identità in Politica non s’inventa con operazioni di palazzo.

Due perdenti, da che mondo é mondo, non hanno mai messo in piedi un partito di successo e neppure trascinato stuoli di convinti proseliti alle urne: la Lega nel 2018 aveva 28 consiglieri, oggi solo 14 – Forza Italia 14, ora ne ha 6 – mentre Fratelli d’Italia é passata dai 3 del 2018 ai 22 di oggi. Se gli pare, imparino da noi!

Vedere sugli scranni più alti le persone giuste ci fa stare molto tranquilli e per dirla tutta, dopo la benedicente trasferta a Roma e Canossa, ci sentiamo anche ben rappresentati da chi nel nostro partito ha seguito una lunga trafila di qualificanti impegni, costruendosi un “Cursus honorum” che per l’appunto gli fa Onore, non avendo mai tradito gli Amici e tantomeno la parola data. Sono dettagli non da niente per noi che ci teniamo al Rispetto e alla Coerenza, quest’ultima non macchiata dall’imperante opportunismo che ha invece caratterizzato la storia recente e passata di qualche compagno di viaggio di cui continueremo, amichevolmente, a diffidare. Nonostante le rosee e malcelate aspettative del diretto interessato e lungi dall’ottenere un assessorato di peso, al conosciutissimo “Marco” i suoi nuovi amici hanno affidato soltanto la solita e inconcludente Autonomia senza portafoglio e per altri 5 anni continuerà a saltare sulla stessa mattonella ma questi non sono fatti nostri. A noi è andata decisamente meglio! A rappresentare in modo determinante le esigenze di Lecco e Provincia nella stanza dei bottoni saranno infatti gli amici di Giorgia, seri, competenti e soprattutto politicamente affidabili che meglio non si poteva trovare.
Chapeau!

Saprà far bene in qualche importante Commissione consigliare anche il nostro “Zampe” – Giacomo Zamperini che, in attesa di futuri miglioramenti, dopo l’elezione a Consigliere regionale si é già preso delle belle soddisfazioni visto che è contesissimo dalle emittenti televisive e radiofoniche anche nel milanese e siamo certi che saprà farsi valere tenendo alto il nome di Lecco non solo in Lombardia, grazie al lavoro quotidiano nei contesti dove é chiamato ad operare e dove non mancherà di distinguersi con impegno, nell’autorevole incarico che ha ricevuto dai suoi fedeli elettori e in favore delle loro esigenze di oggi e del prossimo futuro.

Per chi, infine, non fosse avvezzo ai riti e alle consolidate consuetudini del “Toto assessori” e per spiegare l’esito delle trattative per la formazione della nuova Giunta, diciamo di tenere presente quello che è stato l’evidente responso delle urne nelle ancora calde elezioni regionali di metà febbraio che hanno determinato, nell’esecutivo di Regione Lombardia, l’invertirsi dei rapporti di forza con il partito che ancora oggi esprime il Presidente ma che é stato fortemente ridimensionato dalla volontà dei cittadini lombardi che hanno invece premiato gli “Amici della Meloni” replicando alla grande, anche a livello locale, il successo già registrato in occasione delle elezioni politiche del settembre scorso.

Vivendo tutti noi in una Democrazia rappresentativa la composizione della Giunta che reggerà le sorti politiche ma anche socioeconomiche della nostra splendida Regione non poteva che riflettere specularmente il successo elettorale di Fratelli d’Italia affidando, coerentemente a chi più merita ed è più affidabile, un considerevole peso specifico e dunque decisionale nell’organismo che dovrà realizzare il programma premiato dalla stragrande maggioranza di uomini e donne di Lombardia che sono andati a votare per il rinnovo del Consiglio regionale e pertanto si attendevano di vedere ai posti di comando gli “uomini giusti” e così é stato.

Amici di Giorgia

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