MOGGIO – Da alcuni giorni, tra le vie di Moggio e dei paesi limitrofi, sono comparsi volantini che riportano alla memoria la vicenda di Vittorio Superbi, 72 anni, scomparso dalla fine di settembre dello scorso anno nella zona di Artavaggio. Un appello alla comunità, affinché non cada il silenzio su una storia ancora avvolta nel mistero.
La sparizione e il ritrovamento dell’auto
Vittorio Superbi, originario di Senago (MI), è sparito a metà settembre 2024. La sua auto, una Volkswagen Polo, è stata ritrovata a Moggio, parcheggiata ordinatamente in un posteggio pubblico a circa mille metri di altitudine, punto di partenza di diversi sentieri di montagna molto frequentati da escursionisti e cercatori di funghi.
Nonostante la presenza dell’auto – segnalata anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?” da una cittadina che ha documentato la situazione – nessuno, fino ad oggi, ha riferito di aver visto o trovato tracce di Vittorio.
L’assenza di ricerche ufficiali
Il caso presenta un aspetto particolarmente doloroso per i familiari e la comunità: nonostante la scomparsa e il ritrovamento dell’auto, non sono state avviate ricerche ufficiali. Secondo quanto emerso, non sarebbe stata presentata una denuncia formale di scomparsa da parte dei parenti, elemento che ha di fatto bloccato l’attivazione dei protocolli di ricerca da parte delle autorità.
I vicini di casa di Superbi, intervistati dalla trasmissione Rai, hanno espresso stupore e amarezza: “Non è normale che si siano perse le tracce di una persona e nessuno la cerchi. Alla luce di queste nuove informazioni, si spera che ci sia una svolta per eventuali ricerche sulle montagne lecchesi”.
L’appello della comunità
I volantini affissi in questi giorni sono un invito a non dimenticare e a mantenere alta l’attenzione sul caso. Si chiede a chiunque abbia notato qualcosa di anomalo nella zona di Artavaggio, o abbia informazioni utili, di farsi avanti. L’obiettivo è raccogliere ogni possibile indizio che possa portare a ritrovare Vittorio o almeno a chiarire le circostanze della sua scomparsa.
Un vuoto che pesa
A quasi nove mesi dalla scomparsa, il silenzio e l’assenza di risposte pesano come un macigno su familiari, amici e sulla comunità locale. La speranza è che il nuovo appello, rilanciato attraverso i volantini e i social, possa finalmente smuovere qualcosa e portare a una svolta nelle ricerche.
Chiunque abbia informazioni è invitato a contattare le autorità o la redazione di Valsassinanews.
RedCro
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