“Non glielo avevo ancora detto – afferma il leader della Lega Nord riferendosi al campione della canoa –, ma non può rifiutare”. Raffaella Gianola, 45 anni, è avvocato e attuale sindaco di Carenno. “Non ho ancora scelto se mi dimetterò dalla carica di primo cittadino in caso di vittoria alle regionali – dichiara –. Per me questa è una grande opportunità, da sindaco vedo quanto la Regione deve essere vicina ai cittadini. Apprezzo il lavoro di Maroni e mi piace il suo programma, per questo mi sono candidata”. Mamma di due figli, la Gianola appoggia soprattutto il tema del chilometro zero. “Bisogna far crescere il nostro territorio” conclude.

Cristina Valsecchi, 44 anni lecchese, è imprenditrice nel settore della pasticceria e gelateria e dal gennaio 2008 è presidente della sezione Valle San Martino della Confcommercio di Lecco. “Abbiamo il lago e le montagne, possiamo rafforzare commercio e turismo” spiega prima di lasciarsi andare a due lapsus. Prima chiama Maroni “presidente”, poi conclude che la “microregione” può aiutare la Lombardia.

Domenico Fumagalli, 55 anni meratese, è presidente e co-fondatore dell’associazione Papà separati Lombardia Onlus. “Come ente appoggiamo la lista civica per Maroni presidente – sottolinea – vogliamo aiutare tutti i padri che si sono separati dalle mogli. La separazione oggi è un fenomeno sociale di cui nessuno si occupa. Da anni stiamo lottando per avere più tutele, ora, solo questa lista può darci una mano”.

Antonio Rossi invece non farà la campagna elettorale, ma ha già pronto un posto in giunta. “Voglio aumentare la cultura sportiva – dice l’ex campione olimpico –, cercheremo una collaborazione con gli uffici scolastici e il Coni”.

Il leader del Carroccio, oggi a Lecco a presentare i suoi candidati, dichiara guerra alla criminalità organizzata con il sempreverde “fora di ball”, e ribadisce il concetto del federalismo fiscale leghista che vuole trattenere il 75% delle tasse. “Ci saranno 16 miliardi di euro in più ogni anno” sostiene Maroni. Il candidato presidente non manca di parlare di un tema molto caro ai lecchesi: le sale giochi. “Non demonizzo il gioco d’azzardo – sottolinea –, ma va trattato con molta attenzione”.