VALSASSINA BATTE LINKEM: UN MILIONE DI EURO ALLA COMUNITÀ MONTANA



La sentenza di primo grado del tribunale di Lecco (giudice Federica Trovò) dà ragione all’ente valsassinese, disponendo la restituzione da parte di Linkem della cifra di 999.092,40 euro oltre agli interessi a partire dal 29 gennaio di quest’anno fino al saldo. Le varie consulenze tecniche vengono poste pure a carico del provider, così come le spese legali.(20mila euro). Una vittoria su tutta la linea insomma a favore di Fornace Merlo – e in definitiva della Valsassina – al termine di una lunga controversia prima sulla qualità del servizio, poi di tipo giudiziario.

Il tribunale ha riconosciuto la validità delle perizie presentate dalla Comunità, sentenziando a favore di questa. Ma vista la cifra è del tutto possibile che Linkem ricorra in appello.

Il presidente della CM Valsassina Alberto Denti si prende dunque una bella soddisfazione proprio a poche settimane dalla scadenza del suo mandato: "E’ stata una battaglia complessa, giocata su dati qualitativi e dunque più difficile da portare avanti. Per questo, i ringraziamenti vanno ai tecnici incaricati delle verifiche per nostro conto, allo studio legale Zotti, allo studio dell’avvocato Mario Blandino – che è anche il nostro segretario generale – e a Giacomo Camozzini, responsabile del progetto per la Comunità Montana".

"Siamo voluti andare fino in fondo – aggiunge Denti – così come avranno fatto le centinaia di utenti valsassinesi un tempo clienti di quella società. A questo punto, in forma polemica vorrei rivolgermi a qualche ‘trombone‘ della Valsassina che di fronte alle prime difficoltà si è subito speso nell’attribuire le colpe del disservizio alla Comunità Montana, invitandolo alla luce di questa sentenza a un pentimento personale se non ufficiale".


DA VALSASSINANEWS

Schematico riassunto di come si è arrivati a questa causa e perché:

    * 2005 Linkem vince un bando regionale per realizzare una rete a banda larga sul territorio della Comunità Montana. La gara è gestita in piena autonomia dalla Regione che predispone il bando, lo aggiudica ed affida i lavori. Alla Comunità Montana viene affidata la sola gestione dell’appalto (controllo sui lavori, liquidazioni parziali, collaudo e liquidazione finale)
Il bando prevedeva la realizzazione della rete e la successiva gestione per 6 anni

    * 2007 si concludono i lavori (in ritardo rispetto al calendario previsto) iniziano le prime prove di funzionalità (che fanno già emergere alcune problematiche tecniche)

    * 2008 si prosegue nella fase di sperimentazione che fa emergere ulteriori deficienze tecniche che riducono la funzionalità della rete. La Comunità Montana, su indicazione di Regione Lombardia, commissiona al Prof. Reggiani dell’Università di Pavia una perizia per verificare l’effettiva potenzialità della rete.

Il responso del perito è chiaro ed inequivocabile “il collaudo è positivo solo all’80%”.
La richiesta della Comunità Montana a Linkem è altrettanto chiara: adegui la rete ai capitolati d’appalto.
E qui inizia il contenzioso prima tecnico e poi legale: Linkem non riconosce la perizia legale, non intende potenziare la rete per raggiungere gli standard indicati, non si dimostra disponibile a sottoscrivere il contratto di gestione e, peggio ancora, senza formale concessione, prosegue nella attività di fornitura e di acquisizione clientela.
Conseguenza: la Comunità Montana  promuove causa legale per inadempimento contrattuale e sospende il pagamento degli stati avanzamento lavori ancora da liquidare.

     * Agosto 2014 Sentenza di primo grado a favore della CM
 

 

 

 

 

 

 

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