Saranno dunque i consulenti (forse) a poter chiarire come e perché quel giorno il Cessna 172 "Skyhawk" dell’AeroClub Como cadde nei boschi della zona dei Forni, nel Premanese. Intanto il sostituto procuratore della Repubblica titolare dell’inchiesta, Cinzia Citterio, ha chiuso in via ufficiale le indagini sulla tragedia area nella quale perirono sul colpo Franco Gianola (72 anni, originario proprio di Premana) e la moglie Adele Croci di 68 – entrambi residenti ad Abbadia Lariana – oltre al pilota del velivolo, l’istruttore 33enne Pietro Brenna.

La dottoressa Citterio avrà presto un incontro con il delegato dell’Agenzia nazionale per la sicurezza in volo (Anav) che si occupa della parte tecnico-amministrativa della vicenda. Dopodiché, appena disponibili verificherà i riscontri delle due perizie in materia: quella dell’ingegner Massimo Bardazza (già consulente nei casi della strage di Erba e del rogo alla Thyssen Krupp) nonché del perito informatico nominato per indagare nelle schede di memoria del telefono cellulare e della fotocamera dei coniugi Gianola – materiale rinvenuto tra le lamiere contorte dell’idrovolante, che potrebbe in qualche modo aiutare a comprendere la dinamica della tragedia.

Que giorno (era una calda mattinata di un lunedì), la coppia stava sorvolando le montagne del paese di origine della famiglia di lui, grazie ad un "regalo" da parte del figlio Giovanni che, d’accordo con i fratelli Sergio e Alessandro, aveva deciso di fare una sorpresa ai genitori, un dono speciale consistente in un volo panoramico grazie al quale poter ammirare dall’alto i luoghi del cuore (dell’intera famiglia). Alle 11.20 di quel 9 giugno, purtroppo, una giornata che doveva essere speciale si trasformò in tragedia, con lo "Skyhawk" che perde quota e si va a schiantare nei boschi, prendendo fuoco. Tre le vittime, come detto, i cui corpi carbonizzati vennero rinvenuti poco dopo dai soccorritori giunti sul posto.