Quando la chiave girò per la seconda volta nella serratura, la matita rossa si piegò su se stessa e facendo uno sforzo incredibile saltò fuori del contenitore finendo per terra. A lei seguì quella blu, poi la verde, la gialla e tutte le altre.
Rotolando per il pavimento arrivarono fino allo scaffale dei quaderni e mettendosi una sopra l’altra in un attimo finirono in mezzo ai fogli bianchi. Dal bancone, svegliati dallo strano rumore, anche le gomme da cancellare si lanciarono nel vuoto finendo pure loro sul pavimento, e strisciando e rimbalzando arrivarono nello scaffale dove ormai, le matite con la complicità dei quaderni, disegnavano ogni tipo di paesaggio.
L’esercito di temperamatite si aggiunse alla festa, così come centinaia di puntine, portamine e perfino le matite bicolori. I pongo, si unirono tra di loro creando un lunghissimo serpentone multicolore, le penne si scambiarono i tappi, mentre i blocchetti memo insieme alle etichette riempirono il negozio fino al soffitto, creando un bellissimo effetto "notte stellata".
Gli elastici e le mollette fermacarte si appostarono vicino alla porta di ingresso per tenere sotto controllo la situazione nel caso la padrona tornasse nel bel mezzo della notte, intanto i pennarelli insieme ai marcatori, battendo a ritmo sui tasti delle calcolatrici diedero alla serata un tocco musicale.
Cutter, cucitrici e levapunti afferrarono i nastri colorati trascinandoli per tutto il negozio, aiutati dai rotoli di scotch che lanciandosi nel vuoto appiccicavano i cartoncini colorati e la cartapesta. Le colle stick e i correttori, aprirono il contenitore dei flauti che una volta svegliati suonarono delle dolci e divertenti melodie.
Musica, ballo e allegria invasero il locale. Le risate dei membri della cartoleria si sentivano da lontano nel silenzio della notte finché dalla porta non arrivò l’urlo disperato di un groviglio di elastici multicolori: l’alba stava arrivando.
L’avviso fece interrompere la festa all’istante e in pochi secondi, con movimenti sincronizzati, tutti gli articoli tornarono ai loro posti, le gomme cancellarono i disegni, le puntine aiutate dai levapunti tornarono nelle loro confezioni così come il resto della compagnia.
Il primo raggio di sole, entrato dal buco della serratura, qualche secondo prima che la padrona riaprissi il negozio, illuminò un locale pronto a ricevere i clienti, con gli articoli tutti in ordine e sorridenti nel silenzio delle loro confezioni.