QUESTA SERA I RITI DELLA VEGLIA DELLA RISURREZIONE



La Pasqua è uno degli appuntamenti cristiani più importanti dell’anno segnati dal profondo significato religioso e celebrato da riti millenari. Il “Triduo pasquale”  fa riferimento ai tre giorni precedenti la domenica di Pasqua, nei quali si fa la memoria della Passione e Morte di Cristo, prima della Risurrezione nel giorno di Pasqua. Il Giovedì Santo è il giovedì precedente la Pasqua, è il giorno dell’Ultima Cena di Gesù con i suoi Apostoli, quando Cristo istituì l’Eucarestia e il Sacerdozio Ministeriale, dando l’esempio dello stile di servizio attraverso il gesto della lavanda dei piedi che da noi si svolge per lo più separatamente dalla funzione principale a carico dei bambini; è anche  il giorno del tradimento di Giuda.

La Messa del Crisma è la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo in Cattedrale il mattino del Giovedì Santo. In tale mattinata non viene celebrata nessun’altra messa, in nessuna parrocchia o chiesa. Alla Messa del Crisma partecipano tutti i presbiteri della diocesi.  Essa ha un significato profondo: vuole rappresentare l’unità della chiesa locale, raccolta intorno al proprio Vescovo. In tale Messa, dove vengono consacrati gli Oli Santi (il Crisma, l’Olio dei Catecumeni e l’Olio degli infermi), tutti i sacerdoti rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione. La riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II ha fatto della Messa Crismale una giornata sacerdotale, con la riunione del Presbiterio della Diocesi attorno al proprio Vescovo, il rinnovo delle promesse sacerdotali e la concelebrazione, per sottolineare l’unità del Sacerdozio ministeriale.

La messa nella Cena del Signore (Missa in Cena Domini), invece, è la celebrazione eucaristica della sera del Giovedì Santo, con cui inizia il solenne Triduo Pasquale. In essa si fa memoria dell’Ultima Cena consumata da Gesù prima della sua Passione e si commemorano l’istituzione dell’Eucarestia e del Sacerdozio ministeriale. La celebrazione termina con la processione con sui si porta l’Eucarestia all’Altare della reposizione, appositamente preparato per l’Adorazione dei fedeli.

Il Venerdì santo è il giorno della morte di Gesù Cristo, secondo giorno del Triduo pasquale, che segue il giovedì santo. Come nel Mercoledì delle ceneri, i fedeli dai 14 anni di età sono invitati all’astinenza dalla carne (sono ammessi uova e latticini), e quelli dai 18 ai 60 anni al digiuno ecclesiastico, che consiste nel consumare un solo pasto (pranzo o cena) durante la giornata (è ammessa, oltre a questo, una piccola refezione). Di pomeriggio o alla sera del Venerdi la Via Crucis (dal latino, Via della Croce – anche detta Via Dolorosa) è un rito con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota.

Al sabato sera la solenne  Veglia pasquale è la celebrazione della risurrezione del Signore e poiché celebra la vittoria sul peccato e sulla morte da parte di Gesù Cristo è la celebrazione più importante dell’anno liturgico: per tali ragioni è classificata "madre di tutte le veglie". È anche la terza celebrazione peculiare del Triduo pasquale ed anche la più ricca e lunga liturgia di tutto l’Anno liturgico: si celebra fra il tramonto del sabato e l’alba della domenica.

Da varie fonti tra cui Wikypedia

A Premana veien allestito un apposto e caratteristico "Altare della deposizione" (Foto sotto).

 

 

 

 

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