PRIMALUNA – Caro Direttore, anche se la giornata fin dal mattino non prometteva cieli limpidi ma solo schiarite verso l’ora di pranzo, sono salito ai 1.022 metri del rifugio Riva all’Alpe Piattedo in quel di Primaluna. Partendo da Baiedo verso i Piani di Nava mi sono concesso una deviazione storico-culturale per visitare le rovine della famosa Rocca e da lassù il paesaggio della piana è davvero apprezzabile, soprattutto per chi non ha l’abitudine o la possibilità di salire su quello storico dosso, che tutti vedono dalla sottostante strada provinciale ma forse non tutti hanno raggiunto, con facile passeggiata.

Fin verso mezzogiorno l’aria da Nord era fredda e pungente e lungo i Piani di Nava la neve non era ancora sgelata. A ritemprare gli escursionisti giunti al Riva ci ha pensato Giampiero, gestore del rifugio, con un menu molto apprezzato dai commensali: trofie al radicchio rosso e gorgonzola ma anche un succulento spezzatino, innaffiato da un ottimo bonarda, hanno lasciato comunque spazio per la freschissima torta di mele con cannella, caffè e ammazza caffè.

Nel frattempo dalle nuvole era spuntato il sole e il clima è subito cambiato, invitandoci ad uscire sulla neve fresca. La parete Fasana così illuminata era splendida e non ci stancavamo di guardarla.

Salutato Giampiero e fatta un’ultima coccola a Buck, il suo simpatico cagnolone, la compagnia si è avviata verso il fondovalle portando nel fedele zaino, che non abbandona mai gli appassionati di montagna, un bel ricordo in più. Era da molto tempo che non salivo al rifugio Riva, aperto anche di mercoledì: rivedere quei luoghi che ho molto frequentato da ragazzo mi ha fatto molto piacere e mi ripropongo di tornare ancora su questo versante della Grigna che comunque ben conosco per “antiche” frequentazioni.

Un caro saluto

Lettera firmata