BARZIO – Il consigliere comunale di Barzio Samuele Viganò ha restituito al sindaco le deleghe affidategli dopo le elezioni del 2014. La decisione arriva come un fulmine a ciel sereno a Palazzo Manzoni, Viganò lascia così il suo posto da delegato in Comunità Montana, la presidenza del comitato gemellaggi, e le responsabilità in materia di agricoltura, politiche giovanili e turismo. Mantiene invece il ruolo da consigliere di maggioranza accanto alla giunta Ferrari.

Di difficile comprensione le motivazioni di questo strappo, che dall’esterno pare improvviso e del tutto inaspettato. Non aiuta il no comment del diretto interessato, per ora infatti Viganò lascia che a parlare sia il documento protocollato in Comune nei primi giorni del 2017 (e che proponiamo a fondo pagina).

Incredulità anche nella sua maggioranza. “Abbiamo ricevuto la lettera di Viganò senza alcun preavviso né colloquio anche informale – commenta il sindaco Andrea Ferrari -. Fino al consiglio comunale del 22 dicembre abbiamo lavorato in perfetta sinergia per migliorare le modalità di usufrutto per i rifugisti della strada per Bobbio, anche durante l’incendio a Concenedo del 27 nulla ha lasciato presagire questa decisione”.

“Ciò che al momento posso dire è che dal punto di vista formale i contraccolpi sono minimi: parlerò con gli altri consiglieri e troveremo un nuovo delegato alla fornace, e lo stesso dovrà fare il comitato gemellaggi che perde il presidente. Dal punto di vista umano dispiace sinceramente che Samuele ancora non abbia voluto spiegarmi questa scelta”.

Se le parole del sindaco sono tranquillizzanti resta però il dato politico di uno strappo interno alla maggioranza e di una spiegazione che ancora latita, per una vicenda che non passerà inosservata tanto agli elettori quanto al gruppo di minoranza.