BOBBIO-BARZIO A PIEDI, L’AVVENTURA RACCONTATA DAI SOCIAL



PIANI DI BOBBIO – Giornata di vento forte annunciata quella di ieri ai Piani di Bobbio. In tarda mattinata la funivia è stata fermata in attesa che migliorassero le condizioni meteo, ciò non è avvenuto dunque gli sciatori sono dovuti scendere a piedi fino a Barzio.

soccorso alpino cnsas bobbio bambini (6)Un paio d’ore di cammino lungo la strada o la “pista”, con tratti ghiacciati resi sicuri dagli uomini del soccorso alpino mentre altri colleghi insieme ai vigili del fuoco e a personale Itb ha accompagnato a valle i più piccoli – 150 i bambini secondo le fonti ufficiali – a bordo dei fuoristrada.

Come ogni mercoledì, giorno di riposo per tanti negozianti in altopiano, non erano affatto poche le persone sulle piste. Le notizie e gli aggiornamenti di Valsassianews durante la giornata sono stati molto seguiti e importante è stata anche la reazione sui social network. C’è chi una volta rientrato ha raccontato la propria esperienza, chi invece con un pizzico di nostalgia ricorda la gioia delle discese da Bobbio sugli sci, chi invece riflette sull’allerta vento diramata già il giorno prima oppure sul percorso alternativo Valtorta-autobus.

vento forte sciatori bobbio (3)

Cristian – Appena rientrato da una semi odissea. Premettiamo che stamattina era previsto vento quindi salire era a rischio e pericolo ma proprio perché c’era il pericolo e la possibilità di scendere a piedi si DOVEVA essere preparati a questa evenienza, invece non è stato così.
Prima cosa: la pista di soccorso, tanto blasonata, impraticabile da inizio a fine, anche per i più esperti. Mi chiedo ma quanti soldi è costata se mai può essere usata??? Quindi giù tutti dalla strada stretta senza aiuto di nessuno con bambini e pensionati da aiutare e in grosse difficoltà.
Dopo più di metà, si incontrano due signori gentilissimi del soccorso alpino che OBBLIGANO a scendere dalla pista e lasciare la strada. Se già sopra era una lastra, vi lascio solo pensare sotto con ghiaccio e sassi. Risultato quasi una ora per fare 300 metri quando la strada in mezzo al bosco era senza ne neve ne ghiaccio. Nessuna corda, nessun aiuto. Da rivedere.
Poi c’è da dire un ottimo servizio navetta a cura di vvff socc alpino e Soc impianti.
Per finire parcheggio gratuito. Mancava giusto di pagare quello.
17 Gennaio???? 17???? Ecco cos’era….

facebook-logoRaul – alzi la mano chi (scia) da bambino non si è mai fatto Bobbio/Barzio lungo la mitica “Nava” a piedi causa vento!! Mai morto nessuno: anzi poter scendere un tratto (rarissimamente tutta e comunque mai battuta) con gli sci era ‘na gioia per noi pischelli!

Enrica – Eh va beh fanno una bella camminata che sarà mai.

Luca  Ma scendre dalla val torta e organizzare pulman ?

Giovanni – OK ma il vento …..
Era stato avvisato che sarebbe arrivato …
Io non li avrei fatti salire…

Angelo – Sapendo le previsioni gli impianti non dovevano essere aperti ma il business vale di più

vento forte bobbio pompieri cnsasAlessandra – La funivia c’è da decenni, il vento da ancor prima. Col vento forte ce la siam sempre fatta tutti a piedi senza tante storie. I più pratici, si aiutava i più impacciati, e giunti a valle stanchi (i bambini perlopiù esaltati) si tornava a casa senza tante polemiche

Cristian – PERICOLO VENTO DELLA REGIONE.
IMPIANTI APERTI PUR AVENDO IL PERICOLO VENTO IN MANO.
CHI PAGA INTERVENTO DEL SOCCORSO ALPINO E DEI VIGILI DEL FUOCO E DI TUTTA LA MACCHINA DEI SOCCORSI???
Se salgo in ciabatte in grigna per imperizia e non curanza devo pagare intervento dell’elicottero se lo chiamo… Con il pericolo vento in mano e impianti aperti, è non curanza?? Chi paga intervento?

Importante che nessuno si sia fatto male.

 

 

 

 

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