CACCIA, ESULTANO WWF CAI E LEGAMBIENTE: “IN REGIONE UN VOTO CHE FA VINCERE LA LEGALITÀ AMBIENTALE”



MILANO – “Giornata importante quella di martedì 2 ottobre, per la tutela dell’ambiente e la legalità.
Il Consiglio regionale della Lombardia, con una maggioranza decisa e schiacciante, ha bocciato i due progetti di legge che autorizzavano la caccia in deroga a fringuelli e peppole, e la cattura dei richiami vivi: due provvedimenti terribili, frutto dell’estremismo venatorio, che condannavano più di 350.000 piccoli uccelli alla morte, e 20.000 a una vita di stenti dentro minuscole gabbie per richiamare alla morte altri sventurati compagni”.

Un risultato per il quale hanno di che festeggiare WWF, CAI, Legambiente, LIPU, LAV, LAC, Cabs, ENPA e diverse altre sigle. È stata infatti votata la pregiudiziale di legittimità costituzionale preparata dalle associazioni ambientaliste che in un fronte comune unito da subito si sono mobilitate inviando martedì una diffida a tutti i consiglieri regionali, attivando una petizione che in pochi giorni ha raggiunto le 20.000 firme e che hanno attivato un presidio questa mattina.

Anche WWF Lecco aveva mobilitato i propri attivisti e gli iscritti chiedendo di sottoscrivere l’appello “contro la proposta di un gruppo di consiglieri lombardi legati alle correnti più retrogade del mondo venatorio, purtroppo rappresentate anche sul nostro territorio dal consigliere lecchese Mauro Piazza, impegnato a sostenere pratiche che non hanno più alcun senso di essere”.

Le leggi sarebbero state incostituzionali, in contrasto con le direttive europee e avrebbero esposto la Regione e i consiglieri al rischio di rispondere a condanne dell’UE e della Corte dei Conti molto salate: in Alto Adige per una questione simile è stata spiccata una condanna di un milione di euro ai funzionari e amministratori responsabili.

Anche il Ministero dell’Ambiente, rispondendo alle sollecitazioni delle associazioni, aveva inviato una lettera di monito alla Regione. Paola Brambilla, delegata WWF Italia per la Lombardia, esprime la propria soddisfazione: “Ha vinto la legalità ambientale, e il desiderio di tutti – associazioni, cittadini e consiglieri regionali – di salvare la fragile biodiversità lombarda: un bosco silenzioso, senza il canto degli uccelli liberi, fa paura, nelle storie e nella vita reale”.

 

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