Gent.mo sig. Direttore,
ho appreso questa mattina, dalle pagine del suo giornale, della mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Lombardia riguardante il “terribile” fondo di solidarietà comunale.
Tema caldo che a Barzio conosciamo molto bene.

Risalgono infatti alla fine del 2016 i primi atti con i quali il Comune di Barzio (che si vede rubare dallo stato il 72% del proprio incasso IMU) aderiva alla “battaglia” portata avanti dai comuni olimpici che ospitarono le Olimpiadi di Torino 2006 (Sestriere, Pragelato, Claviere, ecc…) che riguardava proprio il fondo di solidarietà comunale e le modalità di riparto.

Dei 592 comuni italiani accomunati dall’essere parte attiva dell’alimentazione di questo fondo che di solidale ha ben poco parecchi, ma non tutti, portarono avanti questa forma di protesta che veniva poi concretizzata in due ricorsi al tribunale amministrativo per l’annullamento del decreto di definizione e riparto del fondo di solidarietà comunale per l’anno 2017 e per l’anno 2018.

Barzio, che con diversi atti aderiva al ricorso dando incarico all’Avv. Scaparone di Torino, ha poi portato il problema all’attenzione di ANCI e del Presidente Decaro, dell’allora Vice Ministro dell’Interno Bubbico, di Luigi Marattin allora consigliere Economico del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sulle tematiche di finanza pubblica, oltre che a vari deputati di diversi schieramenti.

Sapere oggi che il Consiglio Regionale, su iniziativa del Consigliere Mauro Piazza e del super attivissimo Umberto Locatelli, ha approvato questa mozione non può che essere motivo di compiacimento e di ringraziamento su un argomento caro che consente allo stato di “rubare” il 72% (oltre 1.700.000 euro) di quello che barziesi, villeggianti e proprietari di seconde case, pensano di pagare al Comune ma che in realtà nelle casse del Comune non arrivano mai.

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Ringrazio e porgo cordiali saluti

Andrea Ferrari
Sindaco di Barzio