INTROBIO – Serie di premesse prima di arrivare alla tesi: a Introbio “governa” una lista civica e non partitica, prova ne sia che si va dalla destra del sindaco Airoldi (“forzista pentito”) all’ex leghista Brini ai due di comprovata fede “di sinistra” Spotti e Baroncelli ad altri ancora, in ordine sparso. E poi, la posizione assunta a sorpresa nell’assemblea della Comunità Montana dal delegato di quel municipio non coincide necessariamente con la linea politica del Comune che rappresenta (e già qui, il ragionamento scricchiola un po’…).
Ma se il famoso “vecchio liberale” (parole sue, proprio nella sede della CM) Riccardo Benedetti si iscrive al gruppo della Lega nel ‘parlamentino’ dell’ente montano, non appaia malizioso accostare – politicamente – un intero paese a un movimento come appunto il Carroccio.
Un verde padano per Introbio, anche se recentemente la svolta sovranista/nazionalista di Salvini ha virato in blu la colorazione del partito che fu di Bossi.
Un verde un po’ inevitabile, uno spostamento di questa lista civica verso quella fede che alle elezioni politiche prende percentuali bulgare ma poi a livello locale quasi scompare, non riuscendo, almeno da queste parti, a esprimere lo straccio di un borgomastro.
Ma tranquilli: accanto al colichese Ielardi, in Comunità Montana è spuntato un altro leghista. Per l’appunto l’ex liberale Benedetti. Molto amico, oltre che dipendente part-time per via della Sagra, dell’ex segretario provinciale padano Pucci Ceresa. E ora proprio “organico”, partecipando a un gruppo di partito nell’assemblea di Pratobuscante.
L’era della rivolta (tentata ma naufragata malamente), della “fronda” contro quell’altro partito che aveva rimbalzato lui e il suo ardimentoso sindaco Airoldi, la campagna contro il “partitismo nelle istituzioni”… Tutto si è già spento.
Puff.
Considerato che di “frondisti” all’insediamento del nuovo governo della Comunità ce n’erano al massimo tre lui compreso), due dei quale pure piuttosto tiepidi come i vicini di Centro Valle Primaluna e Pasturo, il ‘vecchio liberale’ (e dunque anche il suo municipio) ha fatto marcia indietro e dopo un orgoglioso discorso “contro”, ha urlato tutta la sua potente astensione. Per poi finire a far parte di un gruppo che è tutto fuorché anti-sistema.
Però dai, così la Lega ha raddoppiato in un sol colpo i suoi esponenti nell’assemblea comunitaria.
Che mago, quel vecchio liberale ora neo leghista.
VN