MILANO – Attribuita questo pomeriggio a Milano la Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica riservata ai deportati nei lager nazisti a Domenico Ganassa, nato a Barzio il 19 marzo 1913. L’onorificenza è stata ritirata dal figlio Giacomo, nativo di Barzio ma residente a Milano – accompagnato da Augusto Giuseppe Amanti – che ha proposto e curato la pratica per ottenere l’alto riconoscimento.

Alla cerimonia, tenutasi al “Binario 21”, l’auditorium della Fondazione Memoriale della Shoah di piazza Safra a Milano, erano presenti la senatrice a vita Liliana Segre, il prefetto di Milano, il presidente del consiglio comunale cittadino, il presidente del museo della Shoah Jarach, numerosi sindaci dei paesi nei quali i deportati sono nati e un numeroso pubblico.

L’internato Domenico Ganassa viene chiamato alle armi il 17 settembre 1934 nel 5° Reggimento Alpini Battaglione Morbegno.

Dopo alcuni richiami e congedi provvisori, è definitivamente richiamato alle armi il 5 giugno 1940 e partecipa a diverse operazioni di guerra: dall’11 giugno al 25 giugno 1940 alla Frontiera Alpina Occidentale con il Battaglione Valle Intelvi; dal 23 marzo al 30 giugno 1941 alla Frontiera Greco-Albanese con il Battaglione Morbegno; dal 20 luglio 1942 all’ 11 febbraio 1943 alla Campagna di Russia con il Battaglione Tirano.

A seguito degli eventi bellici dell’8 settembre 1943, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 13 settembre 1943 a Vicenza con i barziesi Gerolamo Plati e Bortolo Scandella [quest’ultimo già insignito della stessa Medaglia d’Onore nel 2016] e internato nello Stammlager VI G di Bonn Duisdorf. È liberato dall’esercito americano il 13 aprile 1945 e rimpatriato il 31 agosto 1945 al Centro alloggio di Pescantina (VR).