PIERLUIGI, L’INTELLETTUALE SEMPLICE E DOLCE AMATO DAI BIMBI DI BARZIO



BARZIO – A tracciare il ritratto di Pierluigi Ruffinoni in realtà si finisce per dare un racconto di famiglia solidale e allargata, quella dei Ruffinoni dalle lontanissime origini fiorentine, ma barziese da generazioni.

Nel momento della malattia, ma pure della morte, Pier era circondato non solo dal figlio Giò e dalla figlia ‘putativa’ ossia la nipote Stella, ma pure dall’ex moglie Bruna Parendella, dai fratelli soprattutto Carlo ma anche il ‘Joker‘, Claudio è arrivato a salutarlo. Tutti lì attorno a Pier, per confortarlo negli ultimi momenti della malattia, emersa poco più di un anno fa. Sembrava un tumore superabile con l’operazione eseguita a San Donato Milanese, in realtà la progressione si è presentata dopo due mesi a iniziare un percorso inesorabile.

Il Pier era l’edicolante di Barzio, attività del proprio babbo, all’interno della quale era cresciuto con una passione precoce per i giornali nella lettura dei quali si perdeva, attirando qualche scapaccione del genitore, a richiamarlo ai suoi compiti. Uomo di pochissime quanto scelte parole, era stato inseguito tutta la vita da una grandissima timidezza, a causa della quale aveva abbandonato i banchi scolastici, finita la terza media.

Ma per lui il mondo della cultura era una attrazione fatale, inseguita attraverso studio e lettura incessanti, con una grande passione: la filosofia. Nietzsche e ultimamente Umberto Galimberti i pensatori a cui si sentiva più vicino.

Inoltre apprezzava l’arte, la politica e la geografia sociologica. Nonostante fosse ateo, Pierluigi Ruffinoni s’interrogava sulle religioni, con Bruna aveva frequentato numerose lezioni di teologia all’istituto ‘Volta’ di Lecco.

Insomma il suo era un mondo di libri e… di film. E condivisione con la famiglia delle idee e delle riflessioni che da lì attingeva.

Cinefilo convinto, da sempre frequentava assiduamente il cineforum di Pasturo, dagli anni ’90 assieme alla moglie Bruna. Lì si poteva sentire la sua voce esprimere riflessioni sintetiche e capaci di far precipitare in poche frasi un vasto sapere.

Quasi come in un racconto cinematografico, l’edicola di Barzio ha rappresentato il filo rosso lungo il quale si è annodata la sua vita. Sua l’idea d’implementarla con la cartoleria. Ed è così che è arrivato l’amore della sua vita. Bruna, milanese della Bicocca, che veniva in Valsassina come rappresentante del settore: “Lo trascinavo fuori dal negozio. Mi affascinava la sua profondità. Dai Pier, gli dicevo, andiamo a mangiare una pizza. Pizze che non sono mai riuscita a pagare. Il conto era sempre suo“.

Dopo pochi anni di matrimonio, Pierluigi e Bruna capiscono di essere nella quotidianità due spiriti solitari e avviene la separazione consensuale. E poi più in là il divorzio. Nonostante ciò, “l’affetto, il rispetto e la stima” rimangono un caposaldo ricorda l’ex moglie, al punto che al presentarsi della malattia, Bruna è al suo fianco in casa e in ospedale, dove si alternano anche il fratello Carlo, Stella e ovviamente Giovanni.

Durante gli ultimi mesi, nella routine entra anche il team delle cure palliative guidato dal dottor Paolo Marino. “Della decina di infermiere del gruppo abbiamo conosciuto Maria, Susanna e Denise – racconta Bruna -. Professionisti dotati di spiccata empatia, non solo con la persona ammalata, ma anche con la famiglia. Hanno risposto a tutte le domande, sempre disponibili. A loro va un sentito grazie”.

Dietro all’atteggiamento un po’ burbero di Ruffinoni si celava una grande dolcezza, non a caso percepita dai bambini istintivamente, che gli si rivolgevano con spontanea naturalezza. Perfino negli ultimi periodi, quando il tumore gli aveva raggiunto anche la gola togliendogli la parola. “Giravano il banco e gli si avvicinavano per chiedere le figurine e i miniciccioli” ricorda Bruna.

Con i piccoli aveva condiviso un altro grande interesse, quello per gli scacchi. Alle elementari barziesi aveva tenuto prima della malattia un corso, creando anche lì uno speciale filo diretto con bambini.

Ora l’edicola è in mano alla nipote Stella, continuerà lei la tradizione, così ha voluto soprattutto Giovanni riconoscendole l’impegno e il sostegno dati negli anni alla conduzione del padre Pier.

RedVN

Domani, sabato, si svolgerà il funerale civile, senza una vera cerimonia a parte alcuni ricordi al momento della tumulazione alle 10.30, nel cimitero di Barzio.

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ADDIO A 63 ANNI A ‘PIER’ RUFFINONI, L’EDICOLANTE COLTO DI BARZIO

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