IN PIEDI SUI BUS? È TUTTO REGOLARE (SEMMAI È LA NORMA DA RIVEDERE)



VALSASSINA – Prosegue l’inchiesta di Valsassinanews sul trasporto pubblico locale in tempi di Coronavirus e dopo le preoccupazioni generate dagli scuolabus dell’altopiano ci occupiamo ora del trasporto extraurbano, sebbene a differenza di altre aziende Sab non eccella per comunicazione con l’esterno.

Non sono infatti passati inosservati nei nostri paesi gli autobus di linea con passeggeri in piedi tra i sedili. Anche in questo caso principalmente coinvolti sono i mezzi dedicati al trasporto scolastico, con conseguente occhio attento dei genitori. Autobus tutt’altro che vuoti dipingono una situazione che effettivamente “stona” con le norme anti-Covid per il distanziamento, non senza sforzi rispettate dalla popolazione.

Ebbene, sfogliando i Dpcm e consultando alcuni autisti, si comprende facilmente come la presenza di utenti in piedi non significhi che l’autobus sia sovraffollato, né tantomeno vada contro alle regole più recenti.

La questione è presto risolta: agli autobus è imposto un limite di carico pari all’80% della massima capienza, un totale che è calcolato sommando i posti a sedere con quelli in piedi, indicati nella classica targhetta.

Siccome i più comuni mezzi extraurbani (sui quali in questi tempi sono inibite le due sedute accanto all’entrata e quella centrale nel divano posteriore) possono portare 50 persone sedute e 30 in piedi, levando a questi il 20%, una volta riempite tutte le poltroncine ci saranno ancora una dozzina di postazioni in piedi da occupare.

Un altro discorso è la considerazione dalla quale non si sottraggono nemmeno gli addetti ai lavori, ovvero: se i passeggeri seduti, con mascherine e disinfettante, sono relativamente in sicurezza, le 15 o 30 che siano persone in piedi, possono stare tranquille su distanziamento e contrasto al virus?

C. C.

 

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