ALTOPIANO VALSASSINESE – A 80 anni dai rastrellamenti dell’inverno del 1944 quando i nazifascisti batterono i monti della Valsassina a caccia di partigiani e resistenti, come sempre i paesi dell’Altopiano ricordano il più grave eccidio sul nostro territorio – celebrando ancora una volta i 14 partigiani assassinati dopo la cattura.
Anpi e amministrazioni comunali si sono ritrovate prima a Maggio di Cremeno per commemorare i tre fucilati al cimitero; qui ha parlato Felice Beltramelli, nipote dell’omonimo zio ucciso.
Poi si è proseguito al cimitero in località Robiasca di Barzio dove vennero assassinati altri dieci partigiani.
Importanti le parole pronunciate da Carlo Canali (nell’immagine in basso), che aveva all’epoca otto anni ed è un preziosissimo testimone oculare dei tragici avvenimenti di quel giorno.
A seguire, in tanti anche al baitone della Pianca alla Culmine di San Pietro a Cassina per ricordare i momenti della cattura e l’omicidio del primo partigiano a cadere.
RedAlt