VALSASSINA – Lo scorso giovedì il nostro giornale ha chiuso il sondaggio posto ai lettori circa l’opportunità o meno dell’aumento al 5% del PIL nel bilancio statale per sostenere maggiori spese per gli armamenti.
Che giudizio dare sull’esito della consultazione? Avviamo quest’oggi un breve giro di opinioni in merito, partendo da quella di Alvaro Ferrari – già presidente della Comunità Montana ed ex sindaco di Barzio.
“Un giudizio estremamente positivo; i valsassinesi hanno espresso un giudizio che fonda il suo significato nelle radici della nostra storia, della nostra cultura, della nostra fede e nel nostro senso di appartenenza ai nostri valori costituzionali. La nostra gente ha espresso un giudizio negativo netto perché sommando coloro che hanno manifestato il voto contrario (49%) con gli altri che hanno comunque espresso pareri negativi alle spese sugli armamenti, i favorevoli all’aumento della spesa militare sono stati relegati al 25%: questo è una bella presa d’atto e ciò mi rende orgoglioso di appartenere a questa Valle”.
Pensa che le forze politiche tengano conto di questa e altre opinioni simili, e ne facciano occasione di dibattito? Anche locale?
“Su questo sono scettico. Al vertice NATO che si è tenuto la scorsa settimana ad Amsterdam il nostro governo ha supinamente aderito (insieme alla maggioranza dei Paesi NATO) alla proposta sull’aumento delle spese militari senza proferire parola alcuna. Non penso proprio che i nostri rappresentanti a Roma o in Regione tengano conto di queste opinioni”.
Secondo lei ci saranno conseguenze sulla spesa pubblica?
“Sicuramente, verranno pian piano tolti e poi azzerati i finanziamenti che riguardano in generale la spesa sociale (come dice la stampa nazionale la penalizzazione riguarderà: scuole, istruzione, sanità, cultura enti locali ecc). A tutti i comuni italiani hanno già tolto complessivamente 700 milioni di euro non restituendo loro i proventi derivanti dall’imposizione fiscale locale”.
Ma la NATO secondo lei perché ha imposto all’Europa l’aumento della spesa militare?
“Nell’attuale caotico contesto internazionale ove non è più possibile comprendere quello che accade al mattino, rispetto a quello che viene puntualmente smentito al pomeriggio; l’unica cosa comprensibile è che nel contesto internazionale e anche nazionale, siamo passati dalla democrazia alla oligarchia; cioè il governo di pochi che impongono principalmente le loro linee d’azione che nulla hanno a che fare con gli interessi della popolazione.
La lotta per l’egemonia oligarchica di fatto continua sotto la costante minaccia di una guerra totale che potrebbe scatenarsi accidentalmente”.
La UE, a suo avviso, non può intromettersi per frenare questa situazione caotica?
“La UE di fatto non esiste e non è mai esistita. Non si può fondare una istituzione politica come l’Europa fondandola sui soldi (Euro). Infatti oggi ci governano le Banche e non gli eletti. Ricordo che la CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA pubblicata sulla gazzetta ufficiale delle Comunità europee 18.12.2000, nel preambolo asserisce che:
“”i popoli europei nel creare tra loro un’unione sempre più stretta hanno deciso di condividere un futuro di PACE FONDATO SU VALORI COMUNI””
Non mi sembra che chi governa la UE stia rispettando questa condivisione. E Sicuramente nei valori comuni non c’era la moneta unica”.
Come se ne esce?
“Il continente Europeo ha una storia millenaria, il cristianesimo è il fondamento di questa storia, la cultura che esso ci ha trasmesso e che oggi – relegata nell’angolo – viene rimpianta da filosofi di “destra” (Marcello Veneziani) e di ”sinistra” (Massimo Cacciari) andrebbe ripresa, infatti gli appelli di tre Papi :
Papa Giovanni XXIII con l’enciclica “Pacem in Terris” pubblicata nel 1963 contribuì alla creazione di un clima di pace per la crisi di Cuba e de Vietnam
- Papa Francesco il 24.3.2022 ha detto «Io mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono compromessi a spendere il 2 per cento del Pil per l’acquisto di armi come risposta a questo che sta accadendo, pazzi!».
- Papa Leone XIV il 27.6.2025“una falsa propaganda che tradisce il desiderio di pace”. Ha parlato di fondi pubblici destinati a “strumenti di morte”anziché a ciò che rende più giusta e vivibile la società: sanità, istruzione, coesione sociale.
Andrebbero rispettati perché sono l’unica via percorribile per uscire da questa situazione. Purtroppo la propaganda guidata dai poteri oligarchici con l’aiuto dei media sottomessi sta camminando in un’altra direzione, quella di preparare l’opinione pubblica a possibili attacchi di nemici ora inesistenti. Perché “ora inesistenti” perché la propaganda a furia di istigare prima o poi qualche nemico lo aizza”.
RedPol
IL SONDAGGIO DI VN SUGLI ARMAMENTI:
IL SONDAGGIO DI VN. SUL RIARMO LETTORI CONTRARI, IL PIL SERVE AD ALTRO