COME TRASFORMARE UNA CASA IN UNA STRUTTURA RICETTIVA DI SUCCESSO

Sempre più proprietari in Italia e nel mondo scelgono di investire nel settore dell’ospitalità e di trasformare la propria seconda casa o, perché no, un appartamento ereditato da poco in una fonte di reddito. Monolocali in città, ville al mare o casali immersi nella campagna: ogni tipo di alloggio ha il proprio pubblico e permette di accogliere viaggiatori e turisti. 

Può sembrare facile, ma non lo è. Il passaggio da semplice abitazione ad alloggio in affitto richiede pianificazione, conoscenza del mercato e molta attenzione. Aprire una struttura ricettiva nel 2025 non significa solo fare qualche lavoro di ristrutturazione e pubblicare annunci online; si tratta di una vera e propria attività imprenditoriale che implica obblighi da rispettare, lo sviluppo di strategie di marketing e investimenti continui.

Analisi preliminare

Prima di pubblicare il proprio alloggio online è necessario accertarsi che sia idoneo a essere trasformato in una struttura ricettiva e che, potenzialmente, possa interessare ai viaggiatori. 

La posizione è fondamentale: una soluzione situata in una zona turistica, di cui la Valsassina è piena, vicino a punti d’interesse e ben collegata ha sicuramente più potenziale. Anche la metratura, la distribuzione degli spazi, l’accessibilità e la presenza di servizi sono elementi da considerare, anche per determinare il potenziale target a cui proporsi.

Bisogna inoltre verificare se il regolamento dell’eventuale condominio permette l’utilizzo dell’immobile a scopo turistico e controllare i piani urbanistici per evitare brutte sorprese.

Norme e burocrazia

Dopo l’analisi preliminare arriva la parte più temuta, cioè quella della burocrazia. A complicare le cose, ogni regione italiana ha le proprie regole per l’apertura di strutture ricettive extra-alberghiere come case vacanza o B&B. Di conseguenza, la cosa migliore da fare è recarsi nel proprio comune di residenza per iniziare a raccogliere informazioni.

In generale, per l’attività di affitti brevi, può essere richiesto di presentare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), iscriversi al portale regionale dedicato al turismo (se presente) e ottenere un codice identificativo regionale (CIR) da inserire negli annunci.

Dare agli ospiti quello di cui hanno bisogno

Prima di tutto, pensa all’arredamento e al design dell’alloggio che proponi. Non c’è bisogno che assomigli a un hotel a cinque stelle, ma deve risultare accogliente e anche rispondere a criteri di praticità. Assicurati che gli spazi siano ottimizzati, facili da pulire e dotati di tutto ciò che un ospite può aspettarsi: letti comodi, bagno funzionale, cucina attrezzata, connessione Wi-Fi e climatizzazione o riscaldamento funzionanti.

Anche i piccoli dettagli possono fare la differenza: tende oscuranti, una macchina per il caffè, guide turistiche sul territorio e piccoli kit di benvenuto possono migliorare l’esperienza dei tuoi ospiti.

Posizionamento online

Una volta allestita la struttura, arriva il momento di renderla visibile online e, all’inizio, non c’è posto migliore delle OTA (agenzie di viaggi online) per farlo.

Airbnb, Booking.com, ed Expedia sono piattaforme indispensabili per farsi trovare dai potenziali ospiti. Ognuna di loro ha le sue caratteristiche e, soprattutto, commissioni, quindi vale la pena creare contenuti e pensare a tariffe differenti per ogni sito.

Le foto pubblicate negli annunci devono essere varie, professionali e mostrare l’alloggio per quello che è nella realtà, sia dall’interno che dall’esterno.

Prezzi e altre strategie

Determinare le tariffe per la propria struttura non è semplice e richiede un’analisi della concorrenza e della stagionalità all’interno del proprio mercato. Per risparmiare tempo prezioso, alcuni professionisti del settore scelgono di affidarsi a strumenti di pricing dinamico per adattare le tariffe in tempo reale e in base alla domanda.

Per invogliare i potenziali clienti a prenotare un soggiorno, può essere utile prevedere promozioni speciali, sconti per soggiorni lunghi o last minute e collaborazioni con attività locali come trekking, bike tour o ristoranti tipici.

Prendersi cura degli ospiti e della propria reputazione

Oggi più che mai, il successo di una struttura ricettiva si misura attraverso le recensioni online, sia su Google che sulle OTA. 

Offrire un’accoglienza calorosa, essere reattivi e pronti a risolvere eventuali problemi, anticipare le esigenze dell’ospite: tutto questo contribuisce a ricevere valutazioni positive.