PARCHEGGIO SELVAGGIO A PRIMALUNA: CERCANSI POSTI E… SOLUZIONI

PRIMALUNA – Consiglio comunale con punti tecnici e qualche sorpresa. Passati i primi due punti legati ai progetti in essere e futuri, si è discusso dell’investimento di parte dell’avanzo di bilancio: tra questi, l’intervento sull’edificio “Torriani”, la sistemazione della zona ciclopedonale di Cortabbio (grazie a un contributo di 100.000 euro), e la riqualifica di due strutture a Crevesto grazie ai fondi del BIM e della Comunità Montana.

Riccardo Pasquini, consigliere di minoranza, ha preso la parola portando l’attenzione sui parcheggi al confine con Introbio, esprimendo preoccupazione per quanto sta avvenendo negli ultimi giorni. La paura è che, oltre al sabato e alla domenica, anche durante la settimana questi vengano occupati da chi non lavora alla Norda, lasciando a piedi i dipendenti. Walter Melesi conferma la preoccupazione: “Sabato mattina c’erano lì quelli dei rifugi a dire dove parcheggiare”.

Il sindaco Mauro Artusi accoglie le osservazioni della minoranza e dichiara: “Devo essere sincero, quanto accaduto nel comune vicino ci sta creando qualche problema… non nascondo che, vedendo oggi i parcheggi pieni anche di persone che non lavorano alla Norda, non sono sicuro che andando avanti chi lavora lì non faccia fatica a trovarne”. Preoccupato anche lui dell’evoluzione della situazione, ha già attivato contatti con l’organo di competenza per una soluzione efficace. Le ipotesi sul tavolo: rilascio di permessi per i lavoratori, parcheggi a pagamento nel weekend o un’eventuale armonizzazione con le scelte del Comune di Introbio.

Proseguono poi le osservazioni di Melesi sull’aumento delle spese per l’edificio “Torriani”, giustificate dalla scoperta di un doppio fondo nelle fondamenta e dalla decisione di costruire un ascensore. Altri interventi significativi da parte di Pasquini (sul tema della sanità nel territorio) e ancora di Melesi, che si è dimostrato meticoloso nel controllare ogni voce di spesa.

In chiusura, unanimità tra tutti i consiglieri per una mozione simbolica sulla situazione a Gaza: una presa di posizione chiara ma non politicizzata, per condannare gli atti atroci in corso e chiedere l’apertura di corridoi umanitari.

Il consiglio si conclude così, con un confronto costruttivo e l’intenzione condivisa di contrastare l’abusivismo.

C. A. M.