PREMANA – Giorni di festa, giorni di “Past” a Premana, ma anche giorni di contravvenzioni. In queste settimane di celebrazioni, con il consueto richiamo turistico legato alla tradizione delle processioni verso gli alpeggi della Valfraina e dei Forni, il Comune ha intensificato i controlli lungo la circonvallazione in fondo al paese, dove partono i sentieri più battuti. Risultato: una pioggia di multe da 42 euro alle auto posteggiate lungo la strada.
C’è chi parla di inevitabile necessità, vista l’alta affluenza e la carenza di spazi regolamentati; altri invece storcono il naso, percependo la raffica di sanzioni come un vero e proprio “accanimento” contro i visitatori. “Speriamo – ironizza un residente – che i proventi servano almeno a tappare le buche sulla strada e non a coprire i buchi di bilancio dei parcheggi privati di via Roma…”.
Sui social una signora pubblica la foto qui sotto, commentando così: “Come incrementare il turismo a Premana!…”.
La polemica non si ferma qui: mentre le auto venivano multate lungo la carreggiata, in diversi hanno fatto notare come i marciapiedi del paese siano spesso occupati da cataste di legna lasciate ad essiccare, senza che vengano applicate misure altrettanto rigide. Un contrasto che alimenta il malumore e che riporta in primo piano il problema della gestione della viabilità e degli spazi comuni in occasione dei grandi eventi.
Un equilibrio difficile, tra il desiderio di ospitare al meglio i turisti, la tutela della tradizione e la necessità di tenere in ordine le casse comunali. Quel che è certo è che, a rimanere impresso a molti visitatori oltre all’eco della festa e la forza dei riti comunitari che da sempre caratterizzano Premana ci saranno proprio le multe.
RedPre












