MESSA IN GRIGNA PER CHI PERSE LA VITA IN MONTAGNA. “PELLEGRINI DI SPERANZA”

PASTURO – In una giornata segnata dall’incertezza del tempo, un gruppo di fedeli si è messo in cammino, salendo con passo deciso verso la vetta della Grigna. Nonostante le nuvole e le previsioni poco rassicuranti, la meta era chiara: celebrare la Santa Messa in memoria di tutti coloro che hanno perso la vita camminando o scalando in montagna. Uomini e donne che hanno trovato tra le rocce e i sentieri il loro ultimo respiro, spesso spinti da una passione profonda per la bellezza e il silenzio dell’alta quota.

A guidare la celebrazione è stato don Gianmaria Manzotti, che nella sua omelia ha saputo legare l’esperienza della montagna con il mistero della fede cristiana. “Dio entra nelle nostre vite come è accaduto a Maria”, ha ricordato, “e ci mette in movimento, proprio come Maria che, dopo l’annuncio dell’angelo, si alza e va da sua cugina Elisabetta”. Un richiamo forte, quello al dinamismo della fede: non una devozione statica, ma un cammino, un pellegrinaggio continuo, fatto di ascolto, discernimento e azione.

La montagna, con il suo silenzio, le sue fatiche e i suoi panorami che aprono il cuore, è stata ancora una volta luogo di riflessione e di comunione. Una “cattedrale di roccia” dove il Vangelo si fa eco tra le vette, e dove i Sacramenti diventano segno tangibile di un Dio che cammina con noi, anche (e forse soprattutto) nei momenti più duri.

“A noi – ha concluso don Gianmaria – il compito di saper ascoltare quella Parola, accoglierla nei Sacramenti e diventare uomini e donne capaci di costruire, giorno dopo giorno, il Regno di Dio”. Una chiamata semplice ma esigente, come ogni vera salita.

In cima alla Grigna, tra nebbie leggere e squarci di cielo, si è così consumato un momento di profonda spiritualità, nel ricordo di chi non è più con noi, ma continua a vivere nella memoria e nella fede di chi resta. Un gesto di speranza, che come ogni cammino in montagna, inizia sempre con un passo, e con lo sguardo rivolto verso l’alto.

G. P.