CENTRALI A PREMANA: IL CONTRO-VOLANTINO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE









NOTIZIA DELL’ULTIMA ORA IN TEMA DI CENTRALI IDROELETTRICHE

In questi ultimi giorni è stato consegnato alle famiglie premanesi un foglio anonimo contenente alcune considerazioni in tema di centrali molte delle quali non veritiere o inesatte; abbiamo ritenuto quindi opportuno, come Amministrazione Comunale, inserire questo volantino perché, nonostante le opportune e puntuali spiegazioni, abbiamo la sensazione che si stia facendo un po’ di confusione.

 

Ripercorriamo l’iter storico perché in questa fase di caos occorre essere chiari con tutti:

1. L’amministrazione di Premana con Sindaco Bertoldini si è ritrovata a prendere una decisione in tema di centrali la cui origine risale a circa 8/10 anni fa; ricordiamo infatti che a fronte delle prime domande di privati sui vari percorsi dei fiumi, l’amministrazione di allora non ha mai opposto alcuna resistenza (nessuna raccolta firme, nessun referendum o altra azione simile) ma ha contrattaccato facendo a sua volta domande in concorrenza e quindi, nella realtà dei fatti, assumendo la possibilità concreta che l’acqua dei fiumi potesse essere comunque prelevata.


2. L’iter delle concessioni è continuato indisturbato e senza che NESSUNO facesse opposizione: in quel momento della procedura si poteva forse pensare di poter opporre una resistenza alla possibilità di esecuzione delle centrali; l’unico tentativo della passata amministrazione è stato di riuscire in qualche modo ad aggiudicarsele in modo da costruirle come Comune (cosa peraltro assurda basti pensare che la prossima finanziaria taglierà la possibilità di indebitamento dei comuni impedendo quindi la possibilità di assumere mutui per i 20 milioni di euro che servirebbero per costruire le centrali).


4. A fronte di un iter in dirittura di arrivo, la decisione dell’attuale amministrazione è stata quella di prendere atto dello stato dell’iter e di massimizzare il profitto economico derivante da questo: il Comune otterrà un introito annuo stimato in almeno 180.000 Euro per i prossimi 30 anni che è pari un terzo di quanto lo Stato trasferisce normalmente ogni anno al Comune di Premana. Crediamo che questo dato possa dare da solo la dimensioni del vantaggio economico che avremo senza rischi imprenditoriali e di impresa. Sull’altro fronte si sta lavorando con il privato perché garantisca la piena tutela e il miglioramento del territorio in termini , ad esempio, di rifacimento strade di accesso.

Abbiamo inoltre ottenuto che la presa della centrale dei Forni parta dalla cascina dei Forni Sotto e non, come inizialmente previsto nel progetto dei privati, dal ponte di Casarsa: questo è stato possibile solo grazie all’accordo con i privati perseguito da questa Amministrazione.

 

5. Facciamo notare che la centrale che stanno costruendo al Ciudrino è in costruzione nonostante parere negativo dell’amministrazione comunale precedente; questo sta a dimostrare che l’acqua essendo un bene pubblico può essere "sfruttata" da chiunque ne faccia richiesta: o prendiamo coscienza di questo oppure continuiamo ad agire con le fette di salame sugli occhi e aspettiamo che i privati facciano anche tutte le altre centrali senza che il Comune prenda un soldo come sta accadendo al Ciudrino.

Altro esempio concreto di come stanno effettivamente le cose è il seguente: il Comune di Pagnona, già alcuni anni fa ha promosso un referendum tra la popolazione il cui ampio esito è stato quello di rifiutare la centrale dei privati sul Varroncello-Legnone. Nella realtà dei fatti questa centrale si costruirà e il Comune di Premana, grazie alle scelte di questa Amministrazione, avrà il 4.25% all’anno del suo fatturato per i prossimi 30 anni.


6. Il gesto di responsabilità dell’attuale Amministrazione è stato proprio di prendere atto che ormai l’iter centrali era in dirittura d’arrivo e ha cercato di massimizzare il profitto, firmando una convenzione che peraltro cerca di massimizzare e vincolare il privato a tutelare, rispettare e migliorare il territorio; tale gesto di responsabilità permetterà, tra l’altro, di introitare risorse finanziarie che saranno finalizzate ad effettuare importanti investimenti infrastrutturali sul territorio.

 

Tutto il resto è solo il vano tentativo di strumentalizzare l’argomento; un esempio su tutti: se c’è un deflusso minimo vitale da garantire come mai si parla di moria dei pesci? Non vi sembra un controsenso?

Siamo ben consapevoli dei dubbi e delle perplessità che possono avere i pescatori o gli alpigiani, ma la massima tutela dell’ambiente e del territorio è stata la nostra priorità in questa scelta e non permetteremo a nessun nostro avversario politico di strumentalizzare questa vicenda passando informazioni mistificate ai cittadini premanesi.

 

Premana, 23 DICEMBRE 2010                   

Il Sindaco
Silvano Bertoldini                               


             

 

                           

 

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