ALTOPIANO VALSASSINA – La foto in copertina era arrivata a fine novembre alla nostra redazione, che all’epoca non l’aveva pubblicata. Ma si vede che quell’immagine “circola” e così al Comune di Cassina Valsassina non è andata giù la serata di festeggiamenti dei “rivali” di Moggio dopo la famosa sentenza a loro favore.
E quel brindisi con amministratori e tecnici vecchi e nuovi e l’avvocato (vincente) Umberto Grella forse è una delle cause scatenanti del nuovo imprevisto episodio di questa autentica “Guerra dei Roses in salsa valsassinese“.
Il Comune di Cassina ha infatti deciso di ricorrere in Appello in ordine alla sentenza n. 652/19 – pubblicata il 13.11.19 del Tribunale di Lecco Sezione seconda, conferendo l’incarico legale agli avvocati lecchesi Sara Garea del Forno e Andrea Artusi.
Il municipio ha dunque cambiato avvocato (il precedente era Andrea Maggioni di Oggiono) e con il nuovo collegio legale prosegue la “guerra delle antenne”.
“Quantomeno moralmente, pensiamo di avere tutte le nostre ragioni – dichiara a Valsassinanews il combattivo sindaco cassinese Roberto Combi -. La sentenza di primo grado forse dal punto di vista legale può stare in piedi, ma abbiamo fondate speranze che in appello si possa ottenere soddisfazione”.
> LA DETERMINA DEL COMUNE DI CASSINA
Ma questo nuovo passaggio in tribunale costa: ben 15.600 gli euro messi a disposizione dal piccolo Comune dell’Altopiano per l’ennesimo scontro giudizario coi vicini di Moggio.
“Se non fossimo convinti di poter vincere non ci saremmo impegnati nuovamente – garantisce Combi – anzi, contiamo di ribaltare quella sentenza. Siamo stati forse ingenui, tuttavia sappiamo di avere ragione e tra comuni vicini non ci si tratta così, loro si sono comportati male“.
Sulla vicenda pesa anche la famosa foto, ora in copertina di questo articolo.
“Quel festeggiamento ci è sembrato una caduta di stile verso l’amministrazione del paese e tutti i cassinesi; se è legittimo celebrare una vittoria legale – conclude Roberto Combi – non è corretto rendere pubblico quell’evento. Ho scritto anche al Comune di Moggio chiedendo le scuse ufficiali per quel che è successo; solo oggi mi dicono di avere mandato una lettera che chiede un incontro…”.
Incidentalmente, proprio poche ore dopo la decisione di Cassina di ricorrere nuovamente alla giustizia.
RedAlt
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