CREMENO E CASSINA, LA DEVOZIONE A SAN ROCCO DURA DA 185 ANNI



CREMENO – Cremeno e Cassina hanno celebrato come da tradizione San Rocco. Purtroppo l’incertezza del tempo che fin dal primo pomeriggio non presupponeva schiarite non ha concesso il trasporto della statua del Santo al campo sportivo così la messa si è tenuta nella chiesa parrocchiale di San Giorgio nel rispetto della vigente normativa anti Covid.

La cerimonia solenne è stata preceduta dal dono floreale alla statua del Santo, da parete dei sindaci Pierluigi Invernizzi di Cremeno e Roberto Combi di Cassina Valsassina. La Schola Cantorum della Parrocchia San Giorgio Martire ha accompagnato la messa celebrata da monsignor Pierantonio Tremolada, vescovo di Brescia, insieme al parroco della Comunità Regina dei Monti don Lucio Galbiati, a don Ettore Codega, prete residente in Maggio, a don Gianmaria Manzotti, responsabile della pastorale giovanile, e dal diacono Fabrizio Valsecchi.

Numerosa la partecipazione dei parrocchiani di Cremeno e di Maggio oltre ai villeggianti che hanno voluto dimostrare la devozione per questo Santo soprattutto in questo particolare momento di pandemia. Nell’omelia monsignor Tremolada ha voluto ricordare come la figura di San Rocco sia l’esempio dell’amore gratuito verso il prossimo e dell’essere pellegrino nel mondo e soprattutto nella propria vita messa in gioco per l’amore altrui.

Per mantenere viva la devozione al Santo, non solo nella ricorrenza del 16 di agosto ma durante tutto l’anno, don Lucio ha ricordato che la messa vespertina di ogni 16 del mese sarà il momento per quanti sono amici e devoti a San Rocco per rinnovare e mantenere viva la devozione al Santo.

La cerimonia è terminata con la solenne benedizione. Un momento di festa è poi proseguito in oratorio con l’estrazione dei numeri della lotteria.

 

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