MAXI ESERCITAZIONE DEL SOCCORSO ALPINO. IN 60 IMPEGNATI SU DUE SCENARI, IL PREFETTO IN VOLO “APPREZZA”



VALSASSINA – “Emozioni uniche vissute stamattina in occasione dell’esercitazione che ha visto impegnati oltre 60 Volontari del Soccorso Alpino e Speleologico, Servizio Regionale Lombardo-Stazione Valsassina Valvarrone”.

La testimonianza è del prefetto Castrese De Rosa, che ha sorvolato in elicottero insieme al Questore D’Agostino, accompagnati da Marco Anemoli e Alessandro Spada del CNSAS, partendo da Barzio, la Grigna Settentrionale, la cresta terminale del Cornel Bus, il Pizzo della Pieve.

“Scenari unici visti dall’alto e una professionalità dei nostri volontari impagabile – annota De Rosa – che abbiamo potuto ancor più apprezzare in quota. Si resta senza parole nell’ammirare dall’alto queste evoluzioni tecnico-operative e questi paesaggi naturali, a maggior ragione in una giornata di sole splendido come oggi. Grazie al Soccorso Alpino, grazie al pilota, grazie ai nostri volontari per quello che fanno per soccorrere in aree impervie”.

All’esercitazione hanno partecipato il Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza di Sondrio, Bormio e Madesimo e il Cnsas – XIX Delegazione Lariana, Stazione Valsassina-Valvarrone. Le persone coinvolte, con diverse competenze, erano una sessantina. Con Prefetto e Questore “è stato messo a frutto un lavoro proficuo di collaborazione, in particolare durante le ultime ricerche avvenute nel Lecchese e terminate con il ritrovamento delle persone disperse”.

Per il Cnsas, sul campo anche il vicepresidente regionale, Luca Vitali, oltre a diversi medici e infermieri del Cnsas, Stazione di Valsassina e Valvarrone, per la parte sanitaria.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone

Il primo scenario dell’esercitazione era ambientato sulla Cresta del Cornel Bus; l’elicottero della Guardia di finanza ha imbarcato le squadre e le ha portate fino alla cresta, nella zona di Prebello di Sopra. L’attività tecnica, avvenuta in presenza di un istruttore nazionale del Cnsas, prevedeva la movimentazione in quota e la successiva discesa con barella portantina, con il rientro in autonomia fino al vecchio rifugio Tedeschi.

Il secondo scenario invece riguardava una ricerca nella zona della Grigna Settentrionale. L’elicottero della Protezione civile di Regione Lombardia ha imbarcato le squadre in piazzola e le ha sbarcate nella zona dell’ex rifugio Tedeschi, all’Alpe Pialleral.

Nella simulazione, si trattava di ritrovare un uomo disperso, avvistato per l’ultima volta dalle parti del rifugio Brioschi; aveva lasciato l’auto ai Piani dei Resinelli.

A questo punto è intervenuto l’elicottero AW169 della Guardia di finanza, che ha attivato il sistema IMSI Catcher, uno strumento che consente di ridurre i tempi d’intervento e di aumentare di molto le probabilità di ritrovare la persona, perché rintraccia il segnale di un telefonino anche in zone non coperte da rete telefonica, purché sia ancora presente un minimo di carica della batteria.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante montagna e natura

È quindi molto importante fare in modo che la carica del telefonino duri il più a lungo possibile, per essere rintracciati in caso di necessità.

 

 

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