CRANDOLA: SICUREZZA DELLA SP 67, L’EX SINDACO SCRIVE ALLA PROVINCIA

CRANDOLA VALSASSINA – Riceviamo e pubblichiamo un appello scritto dall’ex sindaco di Crandola Roberto Pozzi, indirizzata al dirigente del servizio viabilità della Provincia di Lecco Fabio Valsecchi e ai sindaci dei comuni interessati dalla difficile situazione della strada provinciale 67, diramazione per Crandola. Pozzi desidera comprendere chi sia responsabile del ripristino delle condizioni di sicurezza lungo un tratto stradale che, a seguito di lavori pubblici, risulta oggi pericoloso per motociclisti, ciclisti e automobilisti.

Crandola Valsassina 19-07-2025

Oggetto: situazione della strada provinciale 67 diramazione per Crandola Valsassina

Gentilissimo Dott. Fabio Valsecchi ufficio viabilità Provincia di Lecco

E p.c. ai loro indirizzi
Assessore Provinciale Mattia Micheli
Sindaco di Crandola Valsassina Matteo Manzoni
Sindaco di Margno Manuele Cattaneo
Redazione di Valsassina News

Scrivo a Lei in quanto dirigente responsabile del servizio viabilità della Provincia di Lecco e probabilmente “Responsabile del procedimento” degli appalti ed autorizzazioni inerenti a lavori da effettuarsi sulle strade Provinciali.
Sono un cittadino del Comune di Crandola Valsassina che desidera farle dei quesiti sulle competenze in carico all’ufficio del quale è Dirigente responsabile ai quali desidererei delle risposte in quanto me li sono posti a me stesso ma non sono riuscito a trovare risposte credibili.

Sul tratto di strada all’oggetto sono stati effettuati dei lavori quali posa di tubature per la distribuzione di gas metano, sul Comune di Margno, e sistemazione e posa di acquedotto sempre sul Comune di Margno ed anche sul Comune di Crandola Valsassina, attraversamenti di carreggiata da parte d’incaricati da Telecom.
Lavori già effettuati da un tempo sufficiente per permettere l’assestamento della strada con un ripristino (io penso temporaneo) che al momento attuale ritengo pericoloso per coloro che utilizzano questa strada con biciclette e motocicli per la presenza di buche non segnalate, attraversamenti con cunette naturalmente non segnalate ma anche pericoloso per gli autoveicoli in genere in quanto, soprattutto in caso di fondo bagnato, facilmente si perde l’aderenza, visto l’altezza e il tipo di asfalto differente, e quindi si rischia di provocare incidenti magari anche con danni non solo alle cose ma anche alle persone (cosa a mio avviso molto più grave con la necessità di trovare cause e responsabilità). In allegato alcune foto per dimostrare quanto affermo.

Sicuramente chi ha appaltato questi lavori ha firmato un contratto con il RUP incaricato del suo ufficio nel quale si prevedeva sicuramente un ripristino delle condizioni precedenti all’intervento, una fidejussione a favore della Provincia di Lecco con la quale il suo ufficio può procedere al ripristino a spese degli appaltanti, se questi non rispettassero il contratto, oppure non è stato fatto nessun contratto per cui la Provincia si è presa in carico il ripristino a sue spese (lo ritengo molto improbabile perché in questo caso ci sarebbe un danno erariale da parte della stessa).

Le domande che mi sono fatto e che le giro sono queste:
Il suo ufficio, visto il tempo intercorso tra la realizzazione ed oggi più che sufficiente per l’assestamento, ha invitato gli appaltanti a fare il ripristino della strada?
Se sì, perché non lo hanno ancora fatto o in che data questi hanno comunicato che ripristineranno?
Se no, quando pensano di farlo? E perché siamo così in ritardo?
Se avesse già invitato gli appaltanti da molto tempo ed essi siano riluttanti a concludere il loro contratto quando pensa di effettuare i lavori utilizzando la fidejussione?
Se non ci fosse obbligo per essi, da contratto, di effettuare il ripristino a loro spese quando la Provincia pensa di togliere il pericolo da questa strada?
In caso d’infortunio, incidente con danni alle cose o anche alle persone chi sarebbe chiamato in sede giudiziale quale corresponsabile?
Io credo che in questo caso sarebbero chiamati anche i Sindaci dei 2 Comuni quali responsabili del loro territorio ma assolutamente impotenti dal punto di vista decisionale e questo non mi sembra giusto, per questo li invito a mettere in atto tutte le possibilità di pressione che la legge gli mette a disposizione.

Spero che abbia avuto la pazienza di leggere questa mia prolissa lettera sino a questo punto e ritenga giusto rispondermi e mi scuso se a Crandola non passerà mai nessuna corsa ciclistica che risolverebbe il problema come lo ha risolto il passaggio del giro d’Italia nelle strade della valle il mese scorso.
Vede io sono diversamente giovane e vado sia in bicicletta che in moto, la mia data di scadenza non è lontana ma non vorrei che si avvicinasse a causa di un infortunio dovuto da un’inadempienza altrui.
La ringrazio per la cortesia. Le invio i miei più cordiali saluti augurandole una buona estate.

Roberto Pozzi