Il presidente della Provincia Daniele Nava si dice molto soddisfatto del cambiamento, infatti sostiene che si potrà migliorare la rete idrica. “L’aumento del costo dell’acqua in alcune zone è molto superiore in percentuale, ma di fatto più alto di poche decine di euro al massimo” dichiara il presidente “serve ad avere capitali per poterli investire in pochi anni per migliorare la rete idrica della nostra provincia. In alcune zone l’acqua veniva pagata poco o niente ed è per questo che abbiamo un servizio inadeguato. Abbiamo fatto un calcolo e nei primi tre anni ci saranno 40 milioni di euro in più da investire.”
Anche l’assessore provinciale all’ambiente Carlo Signorelli è contento del cambio che avverrà fra pochi giorni, ricordando che alla partenza di questo progetto ci sono state molte difficoltà, ma ora questo sarà un passo importante per il servizio, per l’ambiente e per l’economia del territorio.
Ermanno Buzzi, presidente di Idrolario, spiega che le bollettazioni (affidate però a Lario Reti Holding) saranno tre all’anno: di queste due letture e una presunta (con dati storici presi dagli archivi). Il presidente della società pubblica ricorda ancora una volta che gli aumenti di prezzo servono per poter migliorare il sistema nei prossimi anni.
Stessa cosa viene ribadita da Gianfranco Magni, assessore di Introbio e membro del Comitato Ristretto dell’A.ATO per la zona della Valsassina. Spiega infatti che “I primi giorni ero perplesso, ma poi non ho potuto fare altro che abbracciare il progetto. È vero che in Valle spenderemo molto di più, però ci serve un servizio idrico migliore per la vita quotidiana, ma anche per il turismo: aggiungerà valore alla zona.”
Insomma, il leit motiv è spendere di più per poi avere (fra qualche anno) un servizio migliore, più efficiente e moderno. Non ci resta quindi che attendere qualche anno per capire se si arriverà veramente a questo traguardo, e allora sarà una meta importante per il benessere di tutti, o se è solo un modo come un altro per fare cassa e tentare di giustificare la cosa. Noi un nodo al fazzoletto lo facciamo…