PRIMALUNA: LA MINORANZA SI ACCENDE SULLE OPERE PUBBLICHE



Oltre alla novità della Tares (vedi articolo), il consiglio comunale di Primaluna ha deliberato anche le aliquote definitive dell’Imu (0.4 prima casa, 0.76 seconda casa e fabbricati, 0.2 fabbricati rurali). Per quanto riguarda le opere pubbliche per il triennio, visto che la gestione Artusi ha soltanto a disposizione un anno di vita per portarle avanti, queste dovrebbero essere limitate alla sistemazione in parte della casa Zanaboni per la creazione del polo culturale, mentre l’allargamento di via Vigna potrebbe andare a buon fine solo nel primo lotto (quello dell’allargamento). 

Rimandata al 2015 la sistemazione dell’ufficio tecnico del comune così come il collegamento in sicurezza tra la scuola elementare e la palestra che slitta al 2014. Le opere di importo inferiore ai 100mila euro dovrebbero essere portate a fine come il completamento della pesa pubblica (sulla quale è stato modificato il regolamento votato precedentemente, annullando l’utilizzo dei gettoni che verranno sostituiti da una chiavetta ricaricabile o semplicemente dall’uso di monete per utilizzare la pesa), i marciapiedi e la pensilina davanti alla scuola.
 
Proprio sulle opere pubbliche è insorta la minoranza che nelle persone dei consiglieri Walter Melesi e Davide Maroni ha chiesto spiegazioni ai membri della maggioranza del perché, se esistono dei limiti di spesa ben stabiliti (soprattutto per colpa del patto di stabilità) si mettono in bilancio opere per importi superiori.
 
In poche parole, i membri della minoranza hanno specificato che il patto di stabilità fisserebbe un massimo spendibile (sempre che i soldi venissero incassati nel decorrere dell’anno solare) di 615mila euro; dunque, secondo Melesi e Maroni, non avrebbe molto senso mettere a bilancio opere di un valore superiore (carte alla mano, Melesi ha parlato di opere previste per il 2013 per un totale di circa 950 mila euro).
 
"Non è una questione di numeri ma è una questione politica" ha detto il consigliere Davide Maroni, "mettendo a bilancio opere che non verranno mai realizzate si creano soltanto delle false aspettative tra la gente". Laconico il commento di Maurizio Acquistapace, anche lui consigliere di minoranza: "quando si parla di opere pubbliche si dovrebbe guardare quali sono i soldi a disposizione e programmare le opere fino a quando ci sono questi soldi, non mettendo in preventivo altri lavori che non verranno mai fatte".
 
Il sindaco Artusi è rimasto perplesso dall’intervento dei membri della minoranza e le sue risposte sembra non abbiano soddisfatto i consiglieri Maroni e Melesi; quest’ultimo ha chiesto un incontro tra il segretario comunale Maria Grazia Padronaggio e Roberta Mascheri, responsabile dell’ufficio ragioneria del comune per chiarimenti.  
 

 

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