FISKARS TAGLIA: SUBITO SCIOPERO E BLOCCO DELL’USCITA. MARTEDÌ IL ”TAVOLO”



E’ stata la stessa Fiskars sul suo sito internazionale a confermare quanto comunicato ai sindacati: l’azienda scandinava "ristruttura le sue attività in Italia per migliorare la competitività e la struttura dei costi" ma soprattutto è prevista la "chiusura delle unità produttive italiane". Come dire: non c’è futuro per Civate, Premana e Casargo nell’universo della multinazionale finlandese. I finlandesi parlano tra l’altro di una "difficile situazione di mercato, che ha avuto un effetto significativo sulla domanda locale di beni di consumo".

La reazione di lavoratori e organizzazioni sindacali non si è fatta attendere: nelle assemblee che si sono tenute nelle tre sedi lecchesi è stata decisa una prima forma di sciopero (attuata già nel pomeriggio di oggi) mentre nei prossimi giorni pur proseguendo la produzione, ne verrà impedita l’uscita dai cancelli delle fabbriche. Un segnale forte in risposta all’altrettanto deciso atteggiamento della proprietà che non è andata molto per il sottile, liquidando l’esperienza italiana con un fax e poche parole – ribadite nel comunicato che pubblichiamo in calce a questa pagina.

"Non si può arrivare ad un tavolo sindacale con una decisione precostituita di questo genere" commenta il segretario generale della FIOM CGIL di Lecco, Diego Riva. "Martedì ci sarà il tavolo sindacale presso la sede di Confindustria a Lecco, ma la nostra prima richiesta è che se la proprietà vuole discutere deve immediatamente ritirare la mobilità chiesta per i 58 lavoratori. Intanto i dipendenti si sono ricompattati, oggi come oggi chi riesce ad avere ancora un posto fisso lo difende con le unghie e coi i denti, e lo stesso succederà in questo caso tra Civate e la Valsassina".

A conferma del concetto, durante una delle assemblee di questa mattina un lavoratore ha quasi urlato "Forse io sono uno dei 16 che potrebbe rimanere in azienda, ma non per questo mi sento garantito, anzi". In effetti, la cancellazione pressoché totale della produzione con il puro mantenimento dei marchi e la prospettiva di "esternalizzare" quanto finora veniva realizzato negli stabilimenti lecchesi fa temere che il passo successivo potrebbe essere la dismissione totale delle attività in Italia della Fiskars.
 

 

Fiskars prevede di ristrutturare le sue attività in Italia

Fiskars Corp. Comunicato Stampa 26 Marzo, 2014

Fiskars prevede di ristrutturare le sue attività in Italia, al fine di migliorare la propria competitività e la struttura dei costi e ri-plasmare la catena di approvvigionamento per la sua attività locale di coltelli da cucina locale e per il consolidamento del proprio portafoglio di business. La ristrutturazione prevista comporterebbe la chiusura del manifatturiero italiano e delle unità di stoccaggio, nonché l’allineamento dell’organizzazione di vendita Fiskars al modello di business della società. In linea con la strategia integrata aziendale Fiskars, la messa a fuoco delle unità dei paesi del Gruppo si è spostata sulla vendita e la promozione dell’intero portafoglio marchi del Gruppo.

La razionalizzazione della catena di approvvigionamento per il mercato italiano e una maggiore attenzione per un’offerta paneuropea sono una parte del piano di ristrutturazione Fiskars EMEA 2015, che è stato annunciato nel giugno 2013. Una ragione essenziale delle misure volte a migliorare la competitività e la struttura dei costi in Italia è la difficile situazione di mercato, che ha avuto un effetto significativo sulla domanda locale di beni di consumo .

Fiskars ha due unità produttive in Nord Italia che  fabbricano coltelli con i marchi Kaimano e Montana, tra i principali marchi italiani per uso domestico e professionale. Il piano Fiskars è quello di migliorare la competitività grazie alla partnership con fornitori esterni per la produzione dei coltelli da tavola Kaimano e di  trovare un partner per le operazioni di magazzino locale. Inoltre, Fiskars prevede di eliminare gradualmente la propria attività di coltelli professionali in Italia.

"Il marchio Kaimano ha un ricco patrimonio locale e forte consapevolezza del marchio in Italia e continuerà a svolgere un ruolo importante nella nostra strategia italiana. Noi continueremo a costruire su questo brand equity nello sviluppare ulteriormente il nostro business legato alla cucina in Italia. La razionalizzazione della nostra catena di fornitura ci consentirà di garantire la nostra capacità di investire nel futuro sviluppo dei nostri marchi internazionali in Italia", spiega Teemu Kangas-Kärki, presidente della area affari Fiskars casa .

Il piano per chiudere i siti produttivi e razionalizzare l’organizzazione italiana può avere effetti fino a 58 posizioni. Sono state avviate le consultazioni in materia con i dipendenti di tutto il personale in Fiskars Italia..

 

 

 

 

 

 

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