CELEBRATI ALTRI OTTO PRIGIONIERI NEI LAGER. CON 190 MEDAGLIE LA VALSASSINA VERSÒ UN PESANTISSIMO TRIBUTO



INTROBIO – Con gli otto deportati e internati di guerra celebrati questa mattina a Introbio salgono a 190 i valsassinesi insigniti in questi anni della Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica, un numero che nel complesso delle oltre 400 storie di prigionia raccolte dal ricercatore Augusto Giuseppe Amanti ben evidenzia l’enorme tributo che il nostro territorio versò dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943 nello scontro tra nazifascisti e Resistenza.

Al cospetto del leone passante di Introbio e del fascio littorio che sovrastano la sala consiliare di Villa Migliavacca, il prefetto Castrese De Rosa ed i sindaci di ciascun paese hanno consegnato le medaglie ai discendenti dei prigionieri.

Balassi Antonio Isidoro Carlo, nato a Taceno il 7 maggio 1912, cuoco e bravo sciatore. Chiamato alle armi nel settembre ’35 nel 5° reggimento Alpini, battaglione Morbegno; in congedo nel luglio ’36 e richiamato alle armi nel novembre ’40. Alpino scelto, poi caporale, quindi caporale maggiore. Viene fatto prigioniero dai tedeschi a Fortezza (Bolzano) il 9 settembre ’44 ed internato nella regione del Baden Wuttemberg da dove evase nell’agosto ’44. Raggiunse la Francia e nel novembre ’44 rimpatriato via mare da Marsiglia a Napoli.

Buzzoni Giovanni, nato a Introbio il 20 febbraio 1923. Chiamato alle armi nel settembre ’42, 3° regggimento a Treviso. Nell’agosto ’43 mandato sul fronte greco-albanese, fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre ’43 ad Atene e internato in Renania Vestfalia. Viene liberato dagli alleati nell’aprile ’45. Nel maggio ’67 riceve la Croce al merito di guerra per l’internamento in Germania.

Baruffaldi Natale, nato a Barcone il 10 maggio 1923, fabbro. Chiamato alle armi nel gennaio ’43, 3° reggimento autieri di Milano. Il 9 settembre ’43 catturato a Trento e internato a Norimberga. Liberato dagli americani nel maggio ’45, torna in patria ad agosto. Il 7 agosto ’74 riceve la Croce al merito di guerra per l’internamento in Germania.

Maroni Pietro, nato a Primaluna il 27 maggio 1923, fabbro. Chiamato alle armi nel gennaio ’43, 5° reggimento Alpini, battaglione Morbegno. Catturato a San Candido al 9 settembre ’43 dopo aver consegnato le armi per ordini superiori e internato nel Brandeburgo. Liberato dall’Armata Rossa il 31 gennaio ’45 e rimpatriato in settembre.

Doniselli Mario, nato a Ballabio il 16 agosto 1914, sellaio. Chiamato alle armi nell’aprile ’35, 77° reggimento fanteria, e congedato nel settembre ’36. Richiamato nel novembre ’40 nell’89° reggimento fanteria a Ventimiglia. Nel settembre ’42 trasferito a Eboli e assegnato al 101° reggimento fanteria. Partecipa alle operazioni di guerra nel marzo del ’43. Fatto prigioniero dai tedeschi a Samos il 24 novembre ’43 e internato in Serbia. Il 2 settembre ’44 riesce a fuggire e collabora coi partigiani russi in Serbia. Nel marzo ’45 catturato dalle truppe jugoslave e internato a Beli Potok. Liberato il 29 novembre ’46 e rimpatriato il 1° dicembre.

Orio Giulio, nato a Vendrogno il 20 gennaio 1923, contadino. Chiamato alle armi nel settembre ’42, 5° reggimento Alpini battaglione Morbegno. Catturato dai tedeschi il 9 settembre ’43 mentre è in caserma a San Candido e internato in Sassonia. Dalla corrispondenza con la famiglia sappiamo che inizialmente lavora in uno stabilimento, poi coltiva la terra per un contadino insieme ad un altro italiano, otto polacchi e serbi. Dipendente della Centrale cantonale dell’Economia di guerra, diviene “lavoratore civile” il 24 agosto ’44. Rimpatria il 3 settembre del ’45.

Selva Andrea, nato a Cortenova il 17 aprile ’17, barbiere. Chiamato alle armi nel maggio ’36, nel dicembre ’41 con il 383° reggimento fanteria ‘Venezia’ partecipa alle operazioni di guerra nei balcani, in Montenegro e in Albania. Fatto prigioniero dai tedeschi il 10 settembre ’43 a Tirana e internato in Renania Vestfalia. Liberato dagli alleati il 29 agosto ’45. Il 18 agosto ’61 riceve la Croce al merito di guerra per l’internamento in Germania.

Ruffoni Giuseppe, nato a Crandola Valsassina l’8 luglio ’21, cantiniere. Chiamato alle armi nel gennaio ’41 nell’11° settore di copertura Gaf e aggregato al deposito del 3° reggimento genio. Catturato l’8 settembre dai tedeschi e internato in Assia dove muore il 20 giugno ’45.

 

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